Dal prossimo anno l’Italia riciclerà oltre l’80% degli imballaggi di vetro

27 Settembre 2021 06:00

In breve:

  • Il tasso di riciclo del vetro in Italia ha raggiunto il 78,6%
  • Nel 2002 il tasso era inferiore al 53%
  • Il Nord raccoglie oltre la metà del vetro complessivo
  • Il riciclo del vetro riduce le emissioni annuali di CO2 di 2,2 tonnellate

L’Italia ricicla (quasi) l’80% del rottame di vetro raccolto. Un risultato prossimo ad essere raggiunto dopo un percorso decennale e che porta una serie di benefici sia di carattere economico che ambientale. Il rapporto annuale di Coreve, consorzio nazionale per la raccolta, permette di comprendere le cifre in campo.

Otto bottiglie su dieci sono riciclate

Su dieci bottiglie di vetro utilizzate ben otto tornano alla vita grazie al riciclo. È il risultato annunciato da Coreve – Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro – nel proprio tradizionale piano specifico di prevenzione. Il dato delle otto bottiglie è in realtà un modo più intuitivo di riportare il tasso di riciclo che nel 2020 in Italia ha toccato il 78,6%. Un aumento dell’1,3% sul 2019, quando il tasso di riciclo si era fermato al 77,3%. Merito dell’aumento della raccolta del 2,6% ma anche dell’opera stessa di riciclo cresciuta del 3,6%.

Un aumento di oltre il 10% nell’ultimo decennio

Il tasso di riciclo del vetro in Italia è costantemente cresciuto nell’ultimo decennio, passando dal 67,8% del 2011 al 78,6% del 2020. La dinamica è stata pressoché positiva tutti gli anni, superando il traguardo del 60% nel 2007, quello del 70% nel 2013 e puntando all’80% nel 2022, stando alle ultime stime. “Il riciclo dei rifiuti di imballaggio in vetro nei prossimi anni dovrebbe presentare un andamento analogo a quello atteso per la raccolta differenziata, raggiungendo alla fine del periodo di riferimento un valore complessivo di 2.541.000 tonnellate, corrispondenti a un tasso di riciclo dell’82,6%”, si legge nel rapporto. Già ad oggi in ogni caso l’Italia presenta un tasso di riciclo del vetro superiore all’obiettivo posto dall’Unione europea per il 2030, ovvero “solo” il 75%.

Nel Nord la oltre la metà della raccolta complessiva

Osservando la divisione per area geografica della raccolta del rottame grezzo è possibile comprendere quanto le diverse regioni contribuiscano al raggiungimento del risultato nazionale. Su un totale di 2.104.000 tonnellate di rottame di vetro raccolte oltre 1.311.000 sono da imputare al Nord Italia (il 54,7%). Meno della metà restante è suddivisa tra il Centro con 444.000 tonnellate (18,5%) e il Sud con 642.000 tonnellate (26,8%). Il Nord presenta anche una resa pro-capite del rottame decisamente più elevata rispetto alle restanti due aree: 47,8 chilogrammi per abitante contro i 37,8 chilogrammi del Centro e i 32 chilogrammi del Sud.

I benefici del riciclo del vetro

Il Consorzio nazionale per il riciclo del vetro ha calcolato i benefici legati all’attività di recupero e riuso dei rottami di vetro. In primis c’è tutta quella attività di smaltimento in discarica dei rifiuti che può essere stimata in 320 milioni di euro. Vi è inoltre un minor consumo di materie prime (legato al fatto che il vetro riciclato va a sostituire vetro nuovo di zecca nei processi produttivi), stimabile in circa 3,7 milioni di tonnellate. Il risparmio in termini di gas serra collegate al riciclo si attesterebbe sulle 2,2 tonnellate di anidride carbonica in un anno, paragonabile alle emissioni di 1,5 milioni di utilitarie Euro 6.

Nonostante la pandemia i consumi di imballaggi in vetro hanno tenuto

Il Piano specifico di prevenzione di Coreve nel 2020 prevedeva un crollo importante nel consumo dei prodotti di vetro conseguente la pandemia. Una caduta di circa il 5%, a causa “della drastica riduzione delle attività che fanno capo al circuito HoReCa e del calo delle presenze turistiche”. In realtà ad aver inaspettatamente compensato i consumi di vetro ci hanno pensato i consumi a livello domestico.

“L’insieme delle due tendenze, tra loro opposte in segno e ben evidenziate dai dati – si legge nel rapporto – ha avuto come risultato netto una sostanziale tenuta dei consumi interni di imballaggi pieni in vetro che, nel complesso, registrano una leggera crescita”. Il processo di raccolta è poi stato preservato nonostante la pandemia: “La filiera è riuscita a garantire il ritiro, il recupero e l’avvio a riciclo, dei rifiuti di imballaggio in vetro in maniera stabile e senza interruzioni durante tutto l’arco dell’anno, nonostante l’impatto dell’emergenza sanitaria”.

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