“Nel fiume Po nessuna diminuzione delle sostanze inquinanti”

23 Maggio 2020 10:52

La limpidezza delle sue acque, ammirata dai piacentini per la prima volta dopo tanti anni, ha tratto in inganno i più ottimisti, convinti che il lockdown delle scorse settimane (con il conseguente calo delle attività civili ma soprattutto economiche e industriali) avesse inciso drasticamente sulla ritrovata trasparenza e presunta purezza dell’acqua del “Grande Fiume”.

A fare chiarezza ci ha pensato una ricerca scientifica, condotta dall’Autorità distrettuale del fiume Po – Ministero dell’Ambiente, volta ad analizzare la qualità delle acque alla luce del mutato impatto ambientale.

“I prelievi realizzati per testare l’impatto effettivo del lockdown sulla qualità della risorsa idrica – ha spiegato il segretario generale del Distretto, Meuccio Berselli – hanno rivelato che la limpidità riscontrata nelle acque del Po è principalmente riconducibile ad una minor torbidità, dovuta ad una ridotta movimentazione dei materiali sospesi come sabbie, fanghi e argilla. Le cause – ha proseguito – sono da considerarsi per lo più legate alle scarsissime precipitazioni cadute nei mesi considerati e alla diminuzione dell’utilizzo della risorsa. Queste, dunque, le ragioni che hanno consentito la sedimentazione dei materiali sospesi, incrementando di conseguenza la trasparenza complessiva delle acque”.

Inoltre, non sono state riscontrate diminuzioni significative delle sostanze inquinanti di origine industriale. “La grande maggioranza degli scarichi industriali – ha proseguito Berselli – è già collettata in reti e sistemi di depurazione che permettono l’abbattimento di tali sostanze prima dello scarico in acque superficiali. L’assenza di un calo significativo durante il lockdown dimostra la buona efficienza dei 6.700 sistemi depurativi esistenti all’interno del distretto del Po”.

I luoghi geografici scelti dai ricercatori lungo l’asta del fiume Po per poter abbozzare un quadro realistico dello stato delle acque sono stati sette in tutta la regione, tra cui Castel San Giovanni e Roncarolo di Caorso.

LA QUALITA’ DELLE ACQUE DEL PO PRIMA E DOPO IL LOCKDOWN

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