Fatture false e evasione Iva, condannato a 3 anni e 4 mesi

20 Dicembre 2012 06:25

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Un imprenditore piacentino è stato condannato a tre anni e quattro mesi per l’emissione di fatture false ed evasione dell’Iva. Il processo è stato celebrato con il rito abbreviato davanti al giudice Giuseppe Bersani. L’imprenditore, A. P., che si occupa di compravendita di pneumatici, ha sempre negato le accuse e i suoi avvocati hanno annunciato appello contro la sentenza. Tutto era iniziato con una ispezione dell’azienda da parte del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza. Gli investigatori avevano riscontrato presunte irregolarità e trasmesso i risultati degli accertamenti alla Procura. In sostanza, secondo l’accusa, l’imprenditore avrebbe emesso fatture false per far evadere l’Iva ad altre aziende. Avrebbe poi presentato dichiarazioni Iva irregolari. Lui nega. Secondo gli avvocati Cosimo Pricolo e Cristina Bagnalasta la merce indicata nelle fatture è stata effettivamente consegnata e l’imputato non ha più saputo nulla di quello che accadeva in seguito. Questo anche perché aveva affidato a un agente la commercializzazione dei prodotti. Anche nelle intercettazioni, sempre secondo i legali, non risultano connessioni con aziende finite nel mirino della Finanza. Per questo hanno chiesto l’assoluzione dell’imputato. Il pm ne ha invece chiesto la condanna a tre anni e 8 mesi. Il giudice lo ha condannato a tre anni e 4 mesi. I difensori hanno annunciato appello.

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