Epilessia: 3.000 malati nel Piacentino. Aepo: “Lottiamo contro i pregiudizi”

09 Ottobre 2014 11:17

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Sono più di 3.000 i piacentini tra città e provincia che soffrono di forme più o meno gravi di epilessia. Dal 2008 è presente nella nostra città Aepo (Associazione epilessia Piacenza onlus) che con incontri, riunioni, sedute di gruppo, gite e punti ascolto aiuta le famiglie ad affrontare questa malattia neurologica che altera le cellule del cervello provocando blackout psicofisici nelle persone che ne sono affette. Oggi esistono farmaci e terapie che migliorano la vita dei malati, ma “fino agli anni sessanta veniva considerata una malattia psichiatrica e non neurologica – racconta, ai microfoni di Telelibertà, Patrizio Persi, presidente Aepo -. A chi soffriva di epilessia veniva negato il matrimonio, veniva escluso dalla vita sociale e discriminato. La necessità di sensibilizzare a una corretta conoscenza di questa malattia – prosegue Persi -, di affrontare problematiche mediche e sociali connesse, nonché di dare risposte oggi possibili in questo ambito, ci spinge ad organizzare appuntamenti e incontri rivolti a tutti. Il prossimo si terrà il 29 novembre nell’auditorium della Fondazione” conclude Persi.

Durante la nostra visita all’Aepo in via Cerati 2, abbiamo incontrato Gabriele Segalini, papà di un bimbo epilettico di sette anni, che ha scritto “Lettera al figlio”, libro-diario dove racconta la sua esperienza a contatto con la malattia. Un testo toccante per la lucida sincerità con cui l’autore descrive le proprie sensazioni di fronte al devastante dolore e alla speranza che comunque lo accompagna ogni giorno.

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