Altolà dei sindaci ai profughi, riunione infuocata in Provincia

10 Dicembre 2014 19:09

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Il delicatissimo problema legato alla gestione dei profughi nel Piacentino ha incendiato la sala del consiglio provinciale dove, in una riunione fiume, si sono incontrati tutti i primi cittadini e il presidente Francesco Rolleri che ha cercato, senza successo, la creazione di un fronte comune. I sindaci sono in fermento e non intendono accettare che “da Roma vengano assunte decisioni da scaricare proprio sui Municipi”.

“Domani – ha detto provocatoriamente l’assessore del comune di Piacenza Stefano Cugini – andrò in Prefettura e chiederò che i cento profughi in più nella nostra città vengano distribuiti con la forza tra i comuni”. Una posizione polemica di fronte al secco “no” dei sindaci ad un protocollo condiviso da sottoporre alla Prefettura. È stato proprio Cugini a comunicare il dato più significativo, sottolinenando come la provincia di Piacenza ospiti il 40% in più di migranti rispetto a quanto stabilito.

«A questo punto chiediamo che questa percentuale rientri il prima possibile – è intervenuto il sindaco di Bobbio, Roberto Pasquali -. La Prefettura oltretutto deve assolutamente fornire ai sindaci un certificato di buona salute dei migranti e questi devono poter spalare la neve nelle scuole e nelle pubbliche vie, pulire le cunette e i giardini”.

Il sindaco di San Giorgio, Giancarlo Tagliaferri ha annunciato ai colleghi che i profughi (probabilmente quelli che sarebbero dovuti essere destinati a Caratta) sarebbero ora destinati a Rivergaro.

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