Rigenerazione urbana, al via il bando regionale per ridare vita agli edifici pubblici

04 Agosto 2021 15:49

Ridare nuova vita a edifici pubblici, come ex scuole, vecchie sedi comunali, depositi o magazzini dismessi, per trasformarli nel cuore di un più ampio progetto di rigenerazione a beneficio dell’intera comunità: spazi per i giovani o per la terza età, ludoteche, nidi, biblioteche, luoghi dedicati allo smart working o altri servizi che rendano più attrattivo e fruibile il territorio anche per i turisti. Al via dalla Regione il nuovo bando per la rigenerazione urbana, che può contare su un plafond di risorse pari a 27 milioni di euro, da Piacenza a Rimini.

“L’obiettivo è quello di intervenire sul patrimonio pubblico o nella disponibilità pubblica per sostenere progetti di rigenerazione, capaci di attivare nuove funzioni e attività a favore delle comunità – spiega l’assessore regionale alla programmazione territoriale Barbara Lori -. Luoghi e spazi che torneranno a vivere, per aumentare le opportunità a favore dello sviluppo dei territori”.

“Quello che presentiamo è un investimento importante e coerente con un’idea di sviluppo che dovrà essere sempre più sostenibile. Ripartire dopo la pandemia significa anche questo: un impegno forte per una crescita equilibrata e di qualità di tutto il territorio emiliano-romagnolo, superando le distanze tra centro e periferia – sottolinea il presidente della Regione Stefano Bonaccini –. Una crescita equa ed inclusiva, che metta al centro l’ambiente, la salvaguardia del territorio, il lavoro, la conoscenza. Secondo quanto previsto dagli obiettivi del Patto per il Lavoro e il Clima. Siamo in una fase cruciale, ma che allo stesso tempo può essere ricca di nuove, inedite opportunità. Sta anche a noi saperle cogliere”.

Cuore dell’iniziativa – che rappresenta un ulteriore importante passo nel processo di piena applicazione della legge urbanistica regionale – la scelta di abbinare ai lavori di recupero edilizio dell’immobile, anche un progetto di valorizzazione che si traduca in nuovi servizi e nuove funzioni per la collettività, intervenendo, laddove possibile e necessario, anche sugli spazi esterni ad esso collegati: giardini, parcheggi, aree verdi.

Il bando si rivolge ai Comuni con meno di 60mila abitanti e individua due linee di intervento differenziate: contributi destinati al recupero di un immobile e del suo contesto nell’ambito di progetti di rigenerazione urbana di più ampio respiro, che prevedano l’inserimento di nuove funzioni; contributi destinati a interventi edilizi più leggeri, volti ad un uso temporaneo laddove non sussistono immediatamente le condizioni per definire un progetto definitivo di riutilizzo dell’immobile, e propedeutici a successivi, più ampi lavori.

Al primo tipo di intervento sono destinati 25 milioni dei complessivi 27, con contributi regionali che possono arrivare ad un massimo di 700mila euro; al secondo i restanti 2 milioni, con contributi fino a 100mila euro.

In entrambi i casi rimane invariata la quota del cofinanziamento locale: non inferiore al 20% del costo dell’intervento per i comuni con meno di 5mila abitanti e al 30% per gli altri.

Il bando stabilisce diverse premialità nei criteri di valutazione. Dunque, punteggi aggiuntivi per i Comuni montani e delle aree interne, per i piccoli Comuni (con meno di 5mila abitanti) e per quelli che non hanno ancora ricevuto risorse regionali per interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana.
Un finanziamento aggiuntivo del 10% fino ad un massimo di 60mila euro è previsto inoltre per gli interventi che prevedono protocolli di certificazione energetico-ambientale, uno del 5% (fino a massimo di 30mila euro) per quelli frutto di un concorso di progettazione o di percorsi partecipativi.

I progetti potranno essere presentati da fine ottobre ed entro il 30 novembre 2021. Indicativamente, entro la fine di gennaio sarà pubblicata la graduatoria. Il termine di conclusione dei lavori è fissato a dicembre 2025 per gli interventi di rigenerazione urbana, mentre è anticipato a dicembre 2023 per quelli di riuso temporaneo.

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