Oggi sciopero generale. Presidio dei sindacati sotto la Prefettura

16 Dicembre 2022 13:23

Oggi, venerdì 16 dicembre, è sciopero generale – che coinvolge i settori pubblico e privato – di Cgil e Uil anche a Piacenza, con lavoratori e pensionati che preannunciano un presidio sotto la sede territoriale del Governo, in via San Giovanni, dalle 15.30, contro una legge di Bilancio “socialmente iniqua – si legge nel comunicato sindacale -, che penalizza lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, che alimenta il lavoro povero e precario, premia gli evasori e costruisce un fisco ingiusto”.

A spiegare i motivi della protesta sono i vertici provinciali di Cgil e Uil, Ivo Bussacchini e Francesco Bighi insieme ai rappresentanti dei pensionati, Pasquale Negro (Uilp) e Luigino Baldini (Spi).

“Il Governo non ci ha ascoltato e ha deciso di varare una legge finanziaria che colpisce i poveri, premia gli evasori, aumenta la precarietà, non sostiene salari e redditi da lavoro e penalizza le pensioni – commentano Bussacchini e Bighi – Conferma la Legge Fornero e peggiora gli strumenti esistenti di anticipo pensionistico sociale – aggiungono Baldini e Negro -, non affronta le emergenze industriali ed energetiche e i processi di transizione ecologica, la mobilitazione per chiedere un cambiamento di segno della manovra è un passaggio inevitabile”.

“La sensazione è che questa manovra dica che si può evadere le tasse a danno di lavoratori e pensionati. Ci sembra che si allenti la pressione su chi guadagna tanto e si restringa su chi paga le tasse e sui pensionati” affermano i segretari che criticano aspramente i voucher e le modifiche a opzione donna, come gli adeguamenti pensionistici all’inflazione definiti insufficienti e i mancati interventi sui salari.

“Si conferma la distanza di vedute anche sulla nuova norma sugli ‘extraprofitti’, ridotta da 11mila a 7mila aziende: è assurdo che in un Paese in cui sono aumentate le disuguaglianze, siamo davanti a un provvedimento che addirittura peggiora quanto fatto dal governo Draghi. Il governo – concludono i segretari Cgil e Uil – si limita a dire che entreranno 2 miliardi e mezzo, quando tutti sappiamo il livello di aumento di profitti ed extraprofitti per decine di miliardi e lì ci sarebbero tutte le condizioni a prendere i soldi da ridistribuire ai cittadini, lavoratori e pensionati, che non arrivano alla fine del mese”.

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