Lo scriba chiamato Beverello lasciò a Bobbio una prima traccia di lingua italiana

29 Gennaio 2024 04:35

Un verso scritto nel volgare delle origini, risalente al decimo secolo, è stato lasciato in margine a un antico manoscritto proveniente dall’abbazia di San Colombano di Bobbio.

L’autore della scoperta è Nello Bertoletti, docente di Storia della lingua italiana all’Università di Torino, che ha pubblicato uno studio al riguardo.

L’amanuense, soprannominato Beverello, leggendo un passo in cui si condanna l’ingordigia, ha pensato bene di  lasciare in margine una postilla in cui, in modo ironico e beffardo, lamenta la penuria di cibo con cui si trova a fare i conti tutti i giorni.

Il suo verso, analizzato dallo studioso, costituisce una delle più antiche testimonianze dell’italoromanzo ed è annoverata tra le quattro anteriori all’anno Mille.

L’ARTICOLO DI GIACOMO NICELLI SU LIBERTÀ

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