Cittadella, destino nelle mani della magistratura

A decidere le prossime mosse saranno due giudici, ciascuno chiamato a esprimersi su un tassello diverso del complesso contenzioso che blocca da mesi il cantiere

Marcello Pollastri
Marcello Pollastri
|3 settimane fa
Cittadella, destino nelle mani della magistratura
1 MIN DI LETTURA
Lo si era già intuito, ma oggi il concetto è ancora più chiaro: il destino di piazza Cittadella è nelle mani della magistratura. A decidere le prossime mosse saranno due giudici, Antonino Fazio e Maddalena Ghisolfi, ciascuno chiamato a esprimersi su un tassello diverso del complesso contenzioso che blocca da mesi il cantiere più discusso di Piacenza.
Nell’udienza di ieri, il giudice Fazio si è riservato sulla richiesta avanzata da Gps, la capogruppo di Piacenza Parcheggi, che ha chiesto di estendere anche alla società piacentina le misure protettive già richieste dalla controllante. In sostanza, Gps – oggi in composizione negoziata della crisi – mira a ottenere una sorta di “scudo” temporaneo per la controllata che qui a Piacenza gestisce il servizio di sosta sulle strisce blu e che avrebbe dovuto realizzare il parcheggio interrato in piazza Cittadella.
Ma che cosa significa concretamente? Gps, la società riconducibile all’imprenditore Filippo Lodetti Alliata, detiene l’85% di Piacenza Parcheggi e a Vicenza si è già vista risolvere il contratto con il Comune, al quale deve circa 7 milioni di euro. Ora chiede che la tutela giudiziaria venga estesa anche a Piacenza, così da poter utilizzare parte dei proventi derivanti dalla sosta cittadina per far fronte al piano di risanamento. Una prospettiva che il Comune di Piacenza respinge con forza.
Palazzo Mercanti sostiene di non avere rapporti con Gps ma esclusivamente con Piacenza Parcheggi e ribadisce che i ricavi delle strisce blu dovevano essere destinati anche alla realizzazione del parcheggio sotterraneo, non al salvataggio della capogruppo.