Confesercenti Piacenza: mismatch e crisi dei consumi, il punto su turismo e commercio

Il presidente piacentino Maserati all’annuale Assemblea regionale: «Piattaforme globali avvantaggiate, serve una strategia nazionale»

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|4 giorni fa
Confesercenti Piacenza: mismatch e crisi dei consumi, il punto su turismo e commercio
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Occupazione e mismatch nel turismo e nel commercio; l’evoluzione delle competenze nel settore turistico in un mondo in continua trasformazione; il valore del commercio di prossimità: questi i temi che sono stati approfonditi nel corso dell’Assemblea annuale di Confesercenti E.R. che si è svolta la scorsa settimana ed in cui era presente anche una delegazione piacentina.
Il programma è risultato intenso e strutturato e ha visto susseguirsi interventi politici amministrativi (come quelli del Presidente regionale Confesercenti, Domenichini; di quello nazionale, Gronchi; nonché dell’assessora al turismo, commercio e sport della Regione Emilia-Romagna, Frisoni) con quelli tecnici che hanno portato un importante contributo per analizzare il sistema.
«Sono emerse – interviene Nicolò Maserati, presidente di Confesercenti Piacenza e presente all’assemblea - preoccupazioni per le previsioni economiche sul calo dei consumi dovuti in particolar modo al conflitto in atto nell’est dell’Europa, all’aumento dei costi energetici che incidono sempre più sui bilanci familiari e di conseguenza sui mancati ricavi delle imprese».
Allo stesso modo si è ribadito il valore del commercio di prossimità, su cui c’è stato un gran lavoro a livello locale per la costituzione degli hub, ma a cui adesso occorre dare le “gambe” per camminare con finanziamenti adeguati e ripetuti nel tempo, con una strategia d’intervento anche a livello nazionale in grado di incidere su aspetti normativi e fiscali che dovrebbero coinvolgere anche il livello europeo e la piena attuazione della legge regionale 12 del 2023 sull’economia urbana.
«Molte imprese - conclude Maserati - stanno opportunamente investendo in piattaforme online, servizi di consegna a domicilio e social media per attrarre una clientela più ampia. Tale sforzo però si scontra con la concorrenza delle grandi piattaforme globali che godono di agevolazioni fiscali di varia natura producendo una indebita concorrenza sleale».

Indagine per CAT Confesercenti Emilia-Romagna: per il 66% dei consumatori meglio lo shopping di vicinato per abiti, scarpe e accessori

Il 66% dei cittadini dell’Emilia-Romagna preferisce acquistare capi d’abbigliamento, calzature e accessori nei negozi indipendenti di vicinato; è il dato che emerge da un’indagine condotta da SWG per conto del CAT Confesercenti Emilia-Romagna su un campione rappresentativo della popolazione della regione con età dai 18 ai 65 anni.
L’indagine è stata presentata in occasione dell’Assemblea elettiva della Federazione Italiana Settore Moda (FISMO) dell’Emilia-Romagna aderente a Confesercenti che ha portato all’elezione del nuovo gruppo dirigente regionale.
Tra i componenti della Presidenza anche Filippo Bulla rappresentante di Confesercenti Piacenza.
«Lo studio - commenta lo stesso Bulla - ha anche evidenziato come le imprese del settore siano impegnate sul tema della sostenibilità ambientale tramite strategie per utilizzo di imballaggi riciclabili, così come una maggiore attenzione all’introduzione di soluzioni sostenibili e integralmente ecologiche per i componenti di arredo dei propri punti vendita».

Lavori sul ponte del Nure, territorio e attività non si fermano

Sostegno e pieno impegno a favore di cittadini ed imprese coinvolte. Questo in sintesi il vero e proprio obbligo assunto da Confesercenti Piacenza nel seguire l’evolversi dei lavori sul ponte del Nure. «Siamo impegnati ma nello stesso tempo preoccupati – interviene Fabrizio Samuelli, direttore di Confesercenti Piacenza - sia per i disagi che tale necessario intervento sta provocando alla vita dei cittadini interessati ma anche alle ricadute che possono colpire le imprese».
L’Associazione piacentina ha più volte sentito gli operatori di Pontenure e Montale, chiesto incontri alle Autorità oltre ad aver presentato alcune specifiche richieste ai Comuni interessati per chiedere concreti supporti. «Risulta fondamentale – conclude Samuelli – far percepire ai consumatori e clienti l’esatta dimensione del problema. È vero che per sei mesi sarà interrotta la comunicazione diretta tra Montale e Pontenure. È però altrettanto vero che i percorsi alternativi possono permettere il raggiungimento dei due centri con facilità. I commercianti, pubblici esercizi, servizi alla persona di Pontenure e Montale continuano ad assicurare la consueta attenzione, professionalità e qualità. Nulla è cambiato rispetto a prima del 15 settembre».