Frecciarossa, Foti: «Dialogo in corso, Trenitalia chiede fondi»

Il ministro piacentino: «L’equilibrio dei conti va coniugato con diritti ed esigenze dei territori». La senatrice Murelli mobilita anche Salvini

Federico Frighi
Federico Frighi
|1 settimana fa
Frecciarossa, Foti: «Dialogo in corso, Trenitalia chiede fondi»
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Per evitare la soppressione della fermata piacentina del Frecciarossa 9330 diretto da Roma Termini è già in corso un dialogo con i vertici di Trenitalia nel corso del quale è stato osservato, dalla stessa Trenitalia, come le difficoltà derivanti da una logica di mercato siano state superate, in altre circostanze, con la partecipazione alle spese.
Ad evidenziarlo è il ministro di Fratelli d’Italia Tommaso Foti (ministro per gli Affari Europei, il Pnrr e le Politiche di Coesione) che, da piacentino, ha a cuore il destino dell’unico collegamento diretto serale tra la capitale e Piacenza.
«Mi sto occupando della soppressione della fermata serale a Piacenza del Frecciarossa 9330 ben prima delle giuste preoccupazioni di questi giorni, essendomi ben chiaro l’impatto che detta decisione, se confermata, avrà sui fruitori del servizio» fa sapere il ministro chi tiene ad evidenziare «l’altrettanto nota autonomia decisionale delle società a partecipazione pubblica - quali quelle che fanno parte del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane – e delle conseguenti decisioni manageriali rispetto all’azione del Governo».
«Si tratta di società infatti che, pur nel perimetro del controllo pubblico - spiega - assumono sovente decisioni sulla base di valutazioni di mercato». Foti rivela come da giorni abbia in corso «un’interlocuzione con Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato di Trenitalia» al quale ha rappresentato «con puntuali argomentazioni» quella che definisce «la situazione di penalizzazione del territorio piacentino nel caso in cui venisse confermata la soppressione della fermata del Frecciarossa 9330».  
Pubblicamente è stata sollecitata anche la senatrice della Lega, Elena Murelli, che, con una lettera, si è rivolta al ministro dei trasporti Matteo Salvini. «Il Frecciarossa 9330 era un treno che utilizzavo spessissimo - rivela - e ne comprendo la fondamentale importanza per Piacenza. Proprio per questo mi sono rivolta al ministro Salvini che domani (oggi per chi legge, ndr.) incontra l’ad di Ferrovie dello Stato Stefano Donnarumma. Siamo in attesa di una risposta che arriverà a breve». 
La Regione protesta con de Pascale e Priolo
Anche la Regione Emilia-Romagna si è mossa per protestare contro il taglio delle fermate dei Frecciarossa nelle città emiliane Modena, Parma e Piacenza. Con il presidente Michele de Pascale, fa sapere l’assessora ai Trasporti Irene Priolo, «stiamo per scrivere una lettera all’amministratore delegato di Trenitalia perché vorremmo condividere la necessità, qualora le motivazioni non consentano di riattivare in quell’orario la fermata, di trovare forse altri orari». La richiesta è dunque quella di «lavorare insieme a Trenitalia per cambiare anche gli orari e riattivare le fermate», perché quelle fermate cancellate «in questo momento, per il nostro territorio sono un problema».