Oltre 150 studenti intonano "Il canto della terra"

Nella Sala dei Teatini in scena i coristi di diverse scuole di Piacenza e provincia, intervallati dalle letture degli studenti del liceo Gioia

Matteo Prati
|6 mesi fa
Fotoservizio © Libertà/Mauro Del Papa
Fotoservizio © Libertà/Mauro Del Papa
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Un’onda bianca ha travolto la Sala dei Teatini. Ma non era solo un colpo d’occhio: era energia pura. Con il sorriso sulle labbra, le mani che salutavano il pubblico e i cuori sintonizzati su “modalità emozione”, ben 150 bambini hanno dato vita alla prima, intensa tappa del festival “Il canto della terra”, dedicato al dialogo tra musica, formazione e impegno sociale. In scena, i giovani coristi provenienti da diverse scuole del territorio – IV Circolo Didattico di Piacenza, Istituto Comprensivo Gandhi di San Nicolò, Istituto Gozzano di Calendasco, Scuola Primaria Paritaria Sant’Orsola – per un concerto che è stato al tempo stesso spettacolo, messaggio e festa collettiva.
Il maestro Simone Tansini, alla direzione del coro, ha saputo guidare con sensibilità ed entusiasmo questo grande ensemble, affiancato da Gianluca Feccia e Leonardo Calori al pianoforte, Jacopo Carini al flauto, Gabriele Schiavi al violino, e la voce del soprano Sara Scippe. La sala si è trasformata in un luogo di dialogo tra linguaggi diversi, capaci di trasmettere bellezza e saggezza. Tra musica e parole, i bambini hanno dato voce a un messaggio di speranza, immaginando un mondo più consapevole e armonioso.
Il pubblico, commosso, ha accolto con lunghi applausi un concerto dal repertorio ricco e simbolico: da Dona nobis pacem di Mozart al Va’ pensiero di Verdi, fino all’Inno alla gioia di Beethoven, in una speciale trascrizione curata da Gianluca Feccia. Non sono mancate incursioni nel repertorio romantico, con Doppler e Schumann.
A intervallare la musica, le letture intense e profonde degli studenti del Liceo Gioia, guidati da Donata Horak, con pagine toccanti tratte dal diario di Etty Hillesum. “Il canto della terra” è promosso dal Centro Accademia Musicale San Lorenzo con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e di altri partner istituzionali e del terzo settore (Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio, Mondo Aperto, comitato Unicef di Piacenza, Amnesty International Italia, 40GB).