A Calendasco “Liberaidee”. Libretto di istruzioni per beni confiscati

27 Novembre 2018 05:59

All’esterno una targa splendente intitolata a Rita Atria, una delle tante, troppe vittime innocenti di mafia. All’interno una sfilza di amministratori locali, forze dell’ordine, autorità civili, attivisti e studenti che provano a stilare un libretto d’istruzioni per il corretto riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Succede a Calendasco, nel capannone sottratto alla mafia e poi restituito alla collettività, durante la tappa piacentina di “Liberaidee” di ieri pomeriggio, lunedì 26 novembre. Dal 22 novembre al 10 dicembre, infatti, la storica associazione antimafia “Libera” – presieduta a livello locale da Antonella Liotti – organizza una campagna di sensibilizzazione itinerante in Emilia-Romagna, con iniziative, spettacoli, dibattiti e momenti di formazione per animare un dibattito che – a partire dai dati raccolti in ogni città attraverso una ricerca sociale sulla presenza e sulla percezione delle mafie e della corruzione nel nostro Paese – ha l’obiettivo di riscrivere l’agenda dell’associazionismo.

 

 

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