Omicidio di Caorso, scoppia la rabbia della comunità sinti: “E ora sarà vendetta”

13 Gennaio 2020 23:01

Non appena saputo dell’omicidio di Rocco Bramante da parte di un caorsano, è scoppiata in paese la rabbia della comunità sinti locale, di cui la vittima era il capo. Tanto davanti al bar di Caorso dove si è consumato l’omicidio, tanto all’esterno della caserma dei carabinieri, ragazzi e ragazze sinti hanno dimostrato tutta la loro disperazione per quanto accaduto, ma soprattutto promesso vendetta nei confronti dell’autore della coltellata fatale.

“Lo ammazziamo noi, gli bruceremo la casa” questo quanto hanno urlato disperati i parenti di Bramante.

Non sono mancati attacchi al sindaco di Caorso Roberta Battaglia, con riferimento all’inchiesta giudiziaria che aveva portato in carcere molti esponenti della comunità sinti caorsana, tra cui lo stesso Bramante.

“Ci hanno fatto passare come delinquenti” hanno detto le nipoti della vittima. “Noi non abbiamo mai fatto nulla di male. Stasera si è visto che a uccidere sono gli italiani e non i sinti.

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