Centri estivi verso la riapertura, bonus fino a 336 euro a figlio

01 Giugno 2020 16:46

Fino a 336 euro a figlio. E’ il bonus per i centri estivi riconfermato dalla Regione a favore delle famiglie che necessitano di rette più leggere. La Giunta Bonaccini ha stanziato sei milioni di euro per i comuni, di cui 367mila euro a Piacenza: per il 2020 si prevede un contributo fino a 84 euro a settimana, per un massimo di quattro di frequenza, riconosciuto ai nuclei residenti in Emilia-Romagna e composti da entrambi i genitori, o uno solo in caso di famiglie monogenitoriali, occupati e con un reddito Isee annuo entro i 28mila euro.

RIPRESA DELLE ATTIVITÀ – Si avvicina infatti la data di riapertura dei centri estivi, possibile a partire da lunedì 8 giugno. La Giunta regionale ha confermato in questi giorni lo stanziamento di risorse economiche provenienti dal Fondo sociale europeo, per finanziare il progetto di conciliazione dei tempi lavoro-famiglia. Si tratta di un intervento che prevede un sostegno economico alle famiglie con figli nati dal 2007 al 2017 (dai 3 ai 13 anni). Obiettivo dell’iniziativa è promuovere e sostenere l’accesso da parte delle famiglie a servizi che favoriscono la conciliazione vita-lavoro nel periodo di sospensione estiva delle attività scolastiche ed educative e allo stesso tempo contribuire a qualificare e ampliare le opportunità di apprendimento e integrazione, mediante esperienze utili per bambini e ragazzi.

“Per il terzo anno consecutivo – sottolineano la vicepresidente con delega al welfare Elly Schlein e l’assessore allo sviluppo economico Vincenzo Colla – confermiamo un provvedimento che lo scorso anno ha consentito ad oltre 20mila ragazzi di partecipare alle molteplici attività organizzate al termine della scuola, e alle famiglie di affrontare con più serenità il costo delle rette. L’edizione di quest’anno ha una valenza particolarmente significativa perché si pone dopo un periodo particolarmente difficile a causa dell’emergenza sanitaria causata dal coronavirus che ha costretto anche i più giovani a un lungo isolamento e li ha privati della necessaria socialità garantita dalla scuola”.

REQUISITI DEI CENTRI ESTIVI – I soggetti gestori dei centri estivi oltre ai requisiti richiesti nelle scorse edizioni del progetto (tra tutti, la presenza di un progetto educativo), dovranno inoltre garantire l’accoglienza di tutti i bambini richiedenti, fino ad esaurimento dei posti disponibili, e dei bambini disabili certificati, in accordo con il Comune di residenza, per garantire le appropriate modalità di intervento e di sostegno. Dopo la chiusura del bando, i Comuni stileranno l’elenco dei Centri – pubblici, gestiti cioè direttamente dal Comune, e privati accreditati – aderenti al progetto. Successivamente i Comuni potranno ricevere le richieste di contributo: i genitori dovranno scegliere uno dei Centri inseriti nell’elenco comunale e la richiesta dovrà essere fatta presentando la dichiarazione Isee. Spettano al Comune l’istruttoria, il controllo dei requisiti e la successiva compilazione della graduatoria delle famiglie individuate come possibili beneficiare del contributo, fino ad esaurimento della disponibilità finanziaria.

RIPARTIZIONE DELLE RISORSE – A livello territoriale, i sei milioni ripartiti tra i Comuni capofila dei Distretti, in base al numero dei bambini residenti e in età compresa tra 3 e 13 anni (nati dall’1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2017), prevedono: per Bologna 1.234.895 euro; Modena 1.000.316 euro; Reggio Emilia 798 mila euro; Parma 605.470 euro; Forlì-Cesena 356 mila euro; Ravenna 508 mila euro; Rimini 456.797 euro; Ferrara 394.604 euro; Piacenza 367mila euro.

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