Ausl: “I mille euro di bonus assegnati ai sanitari a giudizio della Direzione”

19 Giugno 2020 20:06

Dopo le critiche dei sindacati, mosse nei confronti dell’Ausl di Piacenza per ciò che attiene i criteri di erogazione dei “bonus-Covid” da inserire nelle mensilità di giugno per i dipendenti, è arrivata a stretto giro di posta la replica della Azienda.

“Durante le fasi più critiche dell’emergenza, moltissimi professionisti della nostra Azienda – evidenzia il direttore generale Luca Baldino – si sono distinti per il lavoro svolto e per l’impegno profuso. Abbiamo quindi voluto attribuire un riconoscimento economico a tutti coloro che hanno dato il proprio contributo per fronteggiare la pandemia. L’Azienda ha scelto di utilizzare lo strumento delle prestazioni aggiuntive, cosi come previsto da protocolli stipulati a livello regionale con le organizzazioni sindacali”.

“Già ad aprile, per fornire tempestivamente un riconoscimento economico al personale, l’Azienda ha investito risorse proprie, individuando quelle figure (circa 3mila destinatari) che hanno lavorato in presenza nella fase più acuta dell’epidemia, tra il 21 febbraio e il 31 marzo – dice ancora Baldino -. A maggio, a seguito di accordi sindacali regionali e aziendali, è stato corrisposto un ulteriore importo al personale del comparto e della dirigenza sanitaria, per un totale di 3600 beneficiari, legato alle giornate lavorate, oltre che alla tipologia di mansione e di attività lavorativa prestata con fondi regionali. Ancora, a giugno l’Azienda ha deciso di pagare con risorse proprie le attività eccedenti l’orario contrattuale sempre utilizzando le prestazioni aggiuntive per riconoscere l’impegno di tutti coloro che, dal 21 febbraio al 30 aprile, hanno lavorato complessivamente almeno 70 ore oltre il proprio orario contrattuale. In questo caso, l’iniziativa coinvolge circa 300 dipendenti che hanno prestato da 70 fino a oltre 300 ore eccedenti nelle dieci settimane considerate”.

Il corposo comunicato prosegue con la cronistoria relativa alle decisioni assunte dall’Ausl nel corso dei mesi nell’ambito delle premialità.

Per finire il direttore generale spiega come “abbiamo messo in atto questi strumenti per offrire un giusto e oggettivo riconoscimento all’impegno prestato dai nostri professionisti, che hanno dato il loro contributo ben oltre l’impegno orario previsto dal loro contratto di lavoro. Oltre a tutto questo, l’Azienda ha voluto riconoscere – a giudizio della direzione – la specifica capacità di alcune figure di incidere, con la propria attività, in settori particolarmente strategici per la gestione dell’emergenza e la capacità di adattarsi in contesti molto diversi da quelli di appartenenza. A un centinaio di dipendenti, appartenenti a tutti i ruoli e profili professionali, sono state quindi retribuite ulteriori prestazioni aggiuntive, utilizzando un 2 per cento delle risorse complessive destinate al riconoscimento economico delle attività prestate per fronteggiare il Covid19”.

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