Sindrome post Covid, Codeluppi: “Tre mesi per capire le conseguenze”

25 Giugno 2020 10:11

C’è chi ha ancora difficoltà respiratorie, chi accusa dolori al torace, chi si sente molto stanco: è la sindrome post Covid, una coda della malattia che per tanti pazienti ha già provocato grande sofferenza e a settimane di distanza dalla dimissione dall’ospedale o dalla guarigione a casa, impedisce ancora di tornare alle normali attività. Settanta pazienti sono stati visitati finora negli ambulatori allestiti dall’Azienda sanitaria, prima a Castel San Giovanni e poi a Piacenza nel reparto di Malattie infettive, per verificare lo stato di salute dei pazienti che hanno convissuto con il virus sconosciuto fino a poche settimane fa. Le persone che finora hanno avuto accesso al servizio sono state segnalate dalle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) e dai medici di medicina generale.

“Abbiamo visitato persone che avevano tracce del virus e manifestavano sintomi a volte aspecifici altre volte che necessitavano di approfondimenti a livello respiratorio o cardiologico – ha spiegato Mauro Codeluppi, direttore dell’Unità Operativa complessi di Malattie infettive -. I problemi che riscontriamo sono soprattutto di natura polmonare, in particolare nelle persone che hanno avuto necessità di essere ventilate troviamo fibrosi. Dopo la visita, i pazienti spesso vengono indirizzati da specialisti come pneumologi, cardiologi o neurologi. In seguito alle valutazioni funzionali può essere richiesta la tac. I medici affrontano tutti i problemi per offrire soluzioni volte a migliorare le performance di pazienti che hanno già sofferto tanto”. Al primario abbiamo chiesto anche quanto tempo occorre prima di una guarigione completa. “Una stima adeguata degli esiti – ha dichiarato Codeluppi – si può fare intorno ai tre mesi perché solo dopo quel periodo si può stabilire se ci sono residui polmonari permanenti oppure no. L’idea è quella di seguire il paziente finché la sindrome non è chiarita e capire se è tutta da collocare in ragione del Covid o anche ad altro”.

L’attività degli ambulatori è attiva tre pomeriggi a settimana e la Regione Emilia Romagna sta costruendo un percorso per i pazienti con sindrome post Covid perché il servizio possa comprendere un’equipe formata da più specialisti.

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