Effetti del virus più devastanti sui malati di rene: il vaccino si fa in reparto

15 Marzo 2021 17:00

Su 1.800 pazienti con il Covid, ricoverati in ospedale nei mesi di marzo e aprile 2020, 235 hanno manifestato insufficienza renale acuta, (senza aver mai sofferto di patologie renali) come conseguenza del virus e il 60% di questi malati non ce l’ha fatta. Dati inquietanti che sono oggetto di studio da parte dei sanitari di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale di Piacenza. Proprio i medici e gli infermieri del reparto, guidato dal primario Roberto Scarpioni, alla luce anche delle conseguenze devastanti provocate dal Covid sui pazienti con malattie renali, si sono messi a disposizione per vaccinare direttamente in reparto i dializzati già in cura. L’attività è iniziata stamattina, 15 marzo, non solo nel capoluogo ma anche nei centri di Bobbio, Castel San Giovanni e Fiorenzuola. In tutto sono stati una sessantina i pazienti già coinvolti, cui la somministrazione del vaccino Moderna è stata proposta prima o dopo la terapia.

“Per noi era fondamentale – ha messo in evidenza il primario Roberto Scarpioni – tutelare le persone con insufficienza renale, che sono tra le più fragili. Per questo abbiamo organizzato le vaccinazioni in reparto, in modo che non dovessero spostarsi ma potessero ricevere il vaccino comodamente e in sicurezza, nel giorno in cui già sono in ospedale per il loro ciclo di dialisi”. Complessivamente i pazienti che saranno vaccinati dal personale dell’equipe di Scarpioni e della coordinatrice Simona Lascani saranno oltre 200.

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