Covid, un dipendente Ausl su 5 non si è vaccinato. In 126 hanno rifiutato senza motivo

02 Aprile 2021 11:51

Il 22,7% dei 3.900 dipendenti dell’Ausl di Piacenza non si è ancora vaccinato contro il Covid. Coloro che hanno già ricevuto il vaccino sono 3.013, mentre quelli che non hanno aderito sono 887.  Situazione simile se si tiene conto solo delle Unità operative clinico assistenziali: in questo caso la percentuale dei no è del 22,3% (622 unità). Il dipartimento in cui è più alta è quello di Sanità pubblica, con il 36,8%. All’opposto Onco-ematologia, con il 12,7% di non vaccinati e Sicurezza, con l’8%.
Lo ha reso noto l’azienda sanitaria, presentando i dati dell’analisi condotta dall’Area risorse umane e aggiornati a inizio marzo.
VACCINAZIONI AI SANITARI, I DATI DELL’AUSL

Circa un terzo di coloro che rientra nella fascia dei non vaccinati non ha una motivazione specifica (in totale, sono 126), a differenza di chi è in maternità e aspettativa, è un soggetto fragile o con una grave patologia, è in malattia oppure ha già passato il Coronavirus. Proprio in virtù di questi ultimi, già immunizzati, la percentuale di sanitari piacentini considerati protetti sale all’85,1%.

“Credo che sia un dovere e un obbligo morale aderire alla campagna vaccinale, soprattutto per gli operatori che lavorano a contatto con persone fragili” – commenta Guido Pedrazzini, direttore Sanitario di Ausl. Il decreto Draghi impone ora l’obbligo della vaccinazione per operatori sanitari, farmacisti e chi lavora nelle strutture socio assistenziali pubbliche e private, pena la sospensione dal lavoro e dello stipendio: “Noi contiamo di sensibilizzare i dipendenti che hanno detto no prima di agire. Una riorganizzazione in un momento in cui reperire personale è molto difficile sarebbe una sfida ardua”- prosegue Pedrazzini. I risultati dell’indagine sono stati presentati ieri, 1 aprile, da Franco Pugliese del Dipartimento Sicurezza dell’Ausl alla Fiaso, Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere: “E’ stata un’esperienza molto significativa – spiega – abbiamo contattato telefonicamente gli operatori che non si sono vaccinati per avere un quadro della situazione e delle motivazioni. Abbiamo raccolto in un video anche le testimonianze invece di chi, e sono la maggior parte, ha aderito. Il nostro obiettivo è stato quello di sensibilizzare sull’importanza delle vaccinazioni”.

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