Kiev sotto assedio, piacentino in Slovacchia: “Miei lavoratori bloccati al confine”

25 Febbraio 2022 12:40

“Alcuni miei dipendenti sono bloccati alla frontiera, in Ucraina, nel disperato tentativo di scappare e di riuscire a tornare sul posto di lavoro”. E’ la testimonianza di un imprenditore piacentino che vive in Slovacchia, al confine con il Paese preso d’assalto dalle truppe russe.

In queste ore, Kiev è sotto assedio: l’esercito di Putin ha attaccato il vecchio aeroporto a pochi chilometri dal centro della capitale, i cittadini si riparano nella metropolitana. Quella tra Russia e Ucraina è una guerra senza precedenti in Europa, dal secondo conflitto mondiale ad oggi: un dramma umanitario che riguarda tutto il mondo.

L’imprenditore piacentino gestisce una ditta di trasporti in Slovacchia: “Ho diversi autisti ucraini, che non possono abbandonare il loro paese perché devono tenersi pronti all’arruolamento. Vorrebbero tornare in Slovacchia per dare continuità all’economia familiare. Tenteranno di uscire dall’Ucraina, in qualche modo, ma non è semplice. Per nulla. Noi siamo pronti ad accoglierli, comprese le loro famiglie”.

SANZIONI CONTRO LA RUSSIA – Nel frattempo, come riportano le agenzie, il ministro della difesa ucraino ha annunciato oggi di avere aperto l’arruolamento nell’esercito anche agli ultrasessantenni. Intanto l’Unione europea sta lavorando a un terzo pacchetto di sanzioni contro la Russia, mentre Kiev è costantemente sotto attacco da parte delle forze di Mosca.

CRISI UMANITARIA – Stamattina, il presidente del consiglio italiano Mario Draghi ha informato il parlamento che “si registrano lunghe file di auto in uscita da Kiev e da altre città ucraine, soprattutto verso il confine con l’Europa. È possibile immaginare un ingente afflusso di profughi verso i Paesi limitrofi”.

IL SERVIZIO DI THOMAS TRENCHI:

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