Blitz dei carabinieri: 29 misure cautelari. “Consumo di droga diffuso a Piacenza”

23 Gennaio 2023 11:03

I carabinieri di Piacenza, nelle prime ore di questa mattina, 23 gennaio 2023, hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Piacenza nei confronti di 29 indagati (17 stranieri e 12 italiani) per i quali si ipotizza la responsabilità, a vario titolo e in concorso tra loro, della commissione dei reati di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope.

Su disposizione del GIP del Tribunale di Piacenza, nelle provincie di Piacenza, Parma, Rimini e Grosseto, i militari del Comando Provinciale, coadiuvati da quelli dei Comandi competenti per territorio, hanno eseguito un decreto che dispone: 11 custodie cautelari in carcere, 8 custodie cautelari agli arresti domiciliari e 10 obblighi di dimora con permanenza notturna in casa dalle ore 20.00 alle ore 07.00. Tutti i soggetti che risultavano essere in Italia sono stati catturati.

Le indagini, avviate nel febbraio 2021 dalla stazione carabinieri di Rivergaro, coordinate dalla Procura della Repubblica di Piacenza e concluse nel febbraio 2022, hanno permesso di completare lo smantellamento di alcuni gruppi criminali – composti da spacciatori italiani, nord-africani (marocchini, tunisini), albanesi e sudamericani (ecuadoregni) – in parte irregolari – che si approvvigionavano di cocaina, hashish e marijuana nell’hinterland milanese per il successivo smercio, anche a soggetti minorenni, nella città e nella provincia di Piacenza. Si è trattato di un’indagine baricentrica sul territorio, in quanto sono stati documentati episodi di spaccio su Piacenza città, Mortizza, Rottofreno, San Nicolò, Calendasco, ma anche su Caorso e Alseno. L’attività portata a termine oggi è la naturale evoluzione di un’altra indagine, sempre in materia di stupefacenti, conclusa dallo stesso reparto nei mesi precedenti e che era scaturita dal decesso per overdose di un tossicodipendente avvenuto nel gennaio 2021 a Gossolengo.

“Il consumo di stupefacente è diffuso sul territorio – si legge in una nota dei carabinieri – la circostanza emerge non solo dalle indagini, ma anche dai quotidiani rinvenimenti di droga nel corso dei servizi di controllo del territorio e dagli esami svolti a seguito di incidenti stradali. Spaccio e consumo hanno ripercussioni per la sicurezza pubblica: reati anche molto violenti tra spacciatori per contendersi spazi, reati commessi per potersi permettere di acquistare la droga, reati commessi in stato di alterazione da abuso di sostanze, rischi per utenti della strada”.

A riscontro delle attività criminali ipotizzate, sono stati effettuati 17 arresti in flagranza, sequestrati 53 grammi di hashish, 107 di cocaina, 10 di marijuana, 37 di eroina e 800 millilitri di metadone. Numerosissimi (1.266) sono stati gli episodi di spaccio documentati e 92 sono state le persone individuate come consumatori, che saranno segnalate alla motorizzazione per la revisione della patente di guida. I consumatori sono per lo più tutti maggiorenni, gente comune, uomini e donne; vi è anche una ragazza minorenne.

L’operazione è stata denominata “Black House” perché a volte nelle conversazioni gli indagati si davano appuntamento per lo smercio all’interno di un’abitazione che chiamavano in questo singolare modo.

Nove delle misure custodiali riguardano persone di fatto irreperibili, sono in corso ancora numerose perquisizioni, che porteranno probabilmente ad ulteriori sviluppi.

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