Sull’argine del Po il ricordo dell’Anpi: “Qui sangue e sacrificio per la Resistenza”

18 Settembre 2023 04:08

Sull’argine del Po, in località Baracca, ci sono due grandi croci: simboleggiano Giulio Fittavoli e Teodoro Vaccari, 18 anni l’uno e 30 l’altro, uccisi il 26 settembre 1944. A 79 anni di distanza non resta quasi nulla di quel che è stato, dell’eccidio compiuto dai nazi-fascisti, della cascina data alle fiamme, dei morti e dei deportati. Resta però la memoria che ogni anno si rinnova grazie all’impegno dell’Anpi di Caorso, di Lodi e di Piacenza. “Resta il fiume” come ha ricordato Roberta Lazzarini dell’Anpi Giovani: il Po che scorre ancora placido vicino al piccolo paese di Roncarolo con il campanile che svetta e la chiesa che ieri si è riempita di gente. Ieri mattina tanti hanno partecipato alla commemorazione, raggiungendo in corteo (molti a piedi, ma qualcuno anche in macchina e persino in bicicletta) la cascina bruciata nel 1944.

“Senza l’opera dei sappisti non sarebbe stata possibile una Resistenza così radicata nel Piacentino” spiega Lazzarini che nel suo intervento ricorda gli articoli 13 e 21 della Costituzione che tutelano la libertà personale e la libertà di stampa e di pensiero.

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