Difesa del suolo, 350mila euro di opere per mettere in sicurezza Casali di Morfasso

09 Maggio 2024 13:40

Difesa del suolo. Intervento da 350mila euro per il consolidamento di un versante colpito da movimenti franosi e mettere in sicurezza l’abitato di Casali, nel comune di Morfasso.

Località situata in un’area a rischio idrogeologico molto elevato nell’alta Val d’Arda. Il borgo sarà interessato da opere di rinforzo del versante e di mitigazione del dissesto in diversi punti. Il paese è infatti minacciato da fenomeni franosi in aree esterne all’abitato che rischiano di ampliarsi fino a lambire le costruzioni.

L’intervento, finanziato con risorse del Pnrr, si basa su numerose indagini geotecniche e sismiche per individuare le soluzioni per ridurre gli effetti del dissesto. La progettazione e la direzione dei lavori sono realizzati dall’Ufficio territoriale di Piacenza dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile nell’ambito del programma di interventi stabilito.

Le opere in progetto

Tre le zone interessate dagli interventi, tutte oltre gli 800 metri di quota. La prima si trova in corrispondenza di una strada pubblica interna all’abitato dove sarà consolidato il relativo versante.

In una seconda strada nel paese è in progetto la costruzione di una paratia in micropali per consolidare l’area caratterizzata da lenti movimenti gravitativi che hanno prodotto spaccature vicino alle abitazioni. L’ultima interessa un’area pianeggiante più a sud piedi di un versante che con movimenti verso sud-ovest.

Complessivamente saranno realizzate una berlinese, cioè una struttura di sostegno in micropali collegata in verticale da un paramento in cemento armato e una serie di dreni sub-orizzontali.È inoltre in programma la manutenzione del canale interno all’abitato con risezionamento, taglio della vegetazione spontanea e, nel tratto intubato, la sostituzione dei componenti ostruiti o danneggiati.

“I lavori saranno eseguiti rispettando ambiente e paesaggio con l’utilizzo della terra proveniente dalle perforazioni e dall’alveo per il ripristino finale. Inoltre le strutture in cemento armato saranno interrate o rivestite in pietra con il materiale recuperato dalla demolizione dei muri a secco pericolanti” riferiscono dalla Regione >Emilia-Romagna.
La progettazione dei lavori è stata effettuata dall’Ufficio Territoriale di Piacenza dell’Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, che ne coordina la direzione.

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