Alla scoperta del santuario di Santa Maria del Gratra tra passato e presente

11 Aprile 2023 18:32

In alta val d’Aveto poco distante dal borgo di Castelcanafurone, si trova la rupe del Groppone dell’Orso, meglio conosciuta come Gratra.

E’ un roccione ofiolitico che verso est, è quasi completamente coperto da una pineta,    mentre il versante ovest, tutto roccioso, è strapiombante sulla sottostante val d’Aveto.

La pineta è composta quasi esclusivamente da pino nero e il sentiero, che porta alla sua vetta, si percorre facilmente.

Proprio sulla cima del Gratra,  è presente il santuario di Santa Maria del Castello del Gratra, costruito a partire dal XIII secolo proprio sui resti di un vecchio castello di cui sono visibili alcune tracce dei muri perimetrali.

Il santuario, rimasto in stato di abbandono, a partire dal 1915 fu ricostruito ad opera di don Aldo Castagnoli, che vi si dedicò dal 1972.

Della costruzione originale rimane il corpo absidale, in stile  romanico, mentre altre parti dell’edificio sono state successivamente rimaneggiate.

La facciata, in pietra a vista, è a capanna con portale in conci di pietra, al di sopra del quale si apre una finestra il cui vano risulta diviso ad arco analogo.

 

IL SERVIZIO DI LUIGI ZIOTTI E MARISA CELLA

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