Senza green pass al lavoro sospensione senza stipendio o multa. Tamponi a 15 euro

17 Settembre 2021 09:35

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi, del ministro della Salute Roberto Speranza, del ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, del ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando e del ministro della Giustizia Marta Cartabia, ha approvato un decreto-legge che introduce “misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde Covid e il rafforzamento del sistema di screening”.
In sostanza, tutti i lavoratori dovranno essere muniti di green pass, altrimenti per loro scatterà la sospensione senza stipendio e/o una multa fino a 1.500 euro.

LAVORO PUBBLICO
È tenuto a essere in possesso dei certificati verdi il personale delle Amministrazioni pubbliche. Il vincolo vale anche per i titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice.
Inoltre l’obbligo è esteso ai soggetti, anche esterni, che svolgono a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o formativa presso le pubbliche amministrazioni.
Il possesso e l’esibizione, su richiesta, del certificato verde sono richiesti per accedere ai luoghi di lavoro delle strutture prima elencate.
I controlli
Sono i datori di lavoro a dover verificare il rispetto delle prescrizioni. Entro il 15 ottobre devono definire le modalità per l’organizzazione delle verifiche. I controlli saranno effettuati preferibilmente all’accesso ai luoghi di lavoro e, nel caso, anche a campione. I datori di lavoro inoltre individuano i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle eventuali violazioni.
Le sanzioni
Il decreto prevede che il personale che ha l’obbligo del green pass, se comunica di non averlo o ne risulti privo al momento dell’accesso al luogo di lavoro, è considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione verde; dopo cinque giorni di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso. La retribuzione non è dovuta dal primo giorno di assenza. Non ci sono conseguenze disciplinari e si mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.
Per coloro che sono colti senza la certificazione sul luogo di lavoro è prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1.500 euro e restano ferme le conseguenze disciplinari previste dai diversi ordinamenti di appartenenza.

LAVORO PRIVATO
Sono tenuti a possedere e a esibire su richiesta i certificati verdi coloro che svolgano attività lavorativa nel settore privato. Il possesso e l’esibizione, su richiesta, del certificato verde sono richiesti per accedere ai luoghi di lavoro.
I controlli
Come per il lavoro pubblico, anche per quello privato sono i datori di lavoro a dover assicurare il rispetto delle prescrizioni. Entro il 15 ottobre devono definire le modalità per l’organizzazione delle verifiche. I controlli saranno effettuati preferibilmente all’accesso ai luoghi di lavoro e, nel caso, anche a campione. I datori di lavoro inoltre individuano i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle eventuali violazioni.
Le sanzioni
Il decreto prevede che il personale ha l’obbligo del green pass e, se comunica di non averlo o ne risulti privo al momento dell’accesso al luogo di lavoro, è considerato assente senza diritto alla retribuzione fino alla presentazione del certificato verde. Non ci sono conseguenze disciplinari e si mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.
È prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1.500 euro per i lavoratori che abbiano avuto accesso violando l’obbligo di green pass.
Per le aziende con meno di 15 dipendenti, è prevista una disciplina volta a consentire al datore di lavoro a sostituire temporaneamente il lavoratore privo di certificato verde.

TAMPONI CALMIERATI
Il decreto prevede l’obbligo per le farmacie di somministrare i test antigenici rapidi applicando i prezzi definiti nel protocollo d’intesa siglato dal Commissario straordinario, d’intesa con il ministro della Salute: i minorenni pagheranno 8 euro e i maggiorenni 15. Le nuove norme prevedono inoltre la gratuità dei tamponi per coloro che sono stati esentati dalla vaccinazione.
I tamponi molecolari negativi avranno validità 72 ore, mentre resta a 48 quella dei test antigenici e salivari.

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