Lavoratori come Iron Man con gli esoscheletri che riducono lo sforzo del 40%

16 Giugno 2022 14:00

Si chiamano XoTrunk, XoShoulder e XoElbow, sono fatti di plastica e delle leghe di alluminio che si usano in campo aerospaziale, sanno adattarsi alle esigenze del momento grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale e possono ridurre fino al 40% lo sforzo di chi lavora nell’industria, nella logistica o nelle costruzioni civili.
Sono i tre esoscheletri per i lavoratori del futuro, robot indossabili i cui prototipi sono stati progettati in Italia, da Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) in collaborazione con l’Inail.
Alcuni hanno cominciato a essere sperimentati sul campo e potrebbero essere pronti per il mercato nei prossimi anni.

 

Gli esoscheletri sono stati progettati in modo da non limitare né intralciare i movimenti di chi lavora e per entrare in funzione solo per i compiti più faticosi, supportando il sistema muscolo-scheletrico.
Oltre a ridurre lo sforzo, promettono di ridurre infortuni sul lavoro e malattie professionali, prime fra tutte quelle a carico del sistema muscolo-scheletrico. Queste ultime sono infatti le più frequenti, pari al 68% di tutte le malattie professionali denunciate all’Inail nel 2020, percentuale in crescita costante dal 2016. Fra queste, circa il 41% interessano la colonna vertebrale.
Sviluppati nell’ambito del progetto Sistemi Cibernetici Collaborativi, i tre prototipi sono nati nel laboratorio XoLab dell’Iit (Wearable Robots, Exoskeletons and Exosuits Laboratory) guidato da Jesús Ortiz, in collaborazione e con il supporto del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici dell’Inail, guidato da Carlo De Petris.
XoTrunk è pensato sostenere schiena e il tronco, per esempio per sollevare ripetutamente carichi fino a 20 chili, e può supportare anche le operazioni di traino, molto comuni nell’ambito della logistica. E’ già in fase di sperimentazione presso alcune aziende e, grazie anche a queste attività, si prevede la sua commercializzazione già nei prossimi mesi, attraverso la startup IIT Proteso, recentemente fondata e che si sta occupando del trasferimento al mercato di questa tecnologia. Tra gli scenari realistici di utilizzo, rende noto l’Iit, rientrano le officine meccaniche di riparazione auto, come la concessionaria Novelli 1934 S.r.l. di Biauto Group che ha supportato l’istituto di ricerca nei test preliminari dei dispositivi e che valuterà un ulteriore coinvolgimento del proprio personale per la fase di validazione dei robot indossabili.
XoShoulder dà supporto alle spalle, per esempio per i lavori nei quali bisogna sollevare strumenti pesanti per lavorare su automobili poste su piattaforme sopraelevate.
XoElbow è stato progettato per il sostegno dei gomiti e rende meno faticoso sollevare i pesi vicino al corpo, ad esempio pesanti pneumatici durante la fase di montaggio su ponte sollevatore.
Sia XoElbow che XoShoulder dovrebbero iniziare nei prossimi mesi le prime sperimentazioni in scenari reali e si prevede possano essere disponibili sul mercato tra qualche anno.

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