Entro il 2030 il 40% delle Ferrari sarà totalmente elettrico e il 40% ibrido

17 Giugno 2022 14:00

La Ferrari avrà nel 2030 il 40% dei modelli con motore solo elettrico e il 40% ad alimentazione ibrida. Soltanto il 20% manterrà il motore a scoppio.
Questa la tabella di marcia prevista dal nuovo piano strategico 2023-2026, illustrato dall’amministratore delegato Benedetto Vigna durante il Capital markets day a Maranello.
Il manager ha rassicurato tutti: anche quella elettrica “sarà una vera Ferrari”.
Il primo modello in arrivo nel 2025 apparterrà alla categoria “supercar”. E gli appassionati non dovranno rinunciare a una delle caratteristiche del Cavallino, perché anche la Ferrari elettrica avrà “un suono unico”.
Oggi i modelli ibridi sono quattro, il 20 per cento della gamma, mentre nel 2026 i motori con doppia alimentazione, a benzina e elettrica, rappresenteranno il 55 per cento della gamma, quelli a benzina il 40 per cento, mentre il 5 per cento sarà costituito dal primo modello full electric.
“La Ferrari ha tutte le competenze, i capitali e le tecnologie per affrontare la sfida dell’elettrificazione. La sostenibilità è uno dei punti chiave della nostra strategia che punta a raggiungere nel 2030 la neutralità dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica”, ha spiegato Vigna. “Grazie alle opportunità rappresentate dall’elettrificazione e dall’elettronica potremo realizzare auto ancora più uniche” ha detto il presidente della società John Elkann, che ha aperto l’incontro con gli analisti finanziari e la stampa internazionale.
Fra il 2023 il 2026 arriveranno in tutto quindici nuovi modelli, i volumi cresceranno, ma non raddoppieranno.
A settembre sarà svelato il Purosangue, la supercar “definita in modo non corretto suv”, hanno spiegato.
E poi: nessun interesse per la guida autonoma ai livelli 4 e 5 “perché Ferrari mette la persona al centro dell’esperienza e bisogna preservare le emozioni di chi sta al volante”, mentre l’idrogeno è importante e, quindi, sarà sviluppato, anche se non sono previsti lanci entro il decennio.
Vigna ha annunciato gli obiettivi finanziari del Piano. Il fatturato netto crescerà fino a 6,7 miliardi di euro nel 2026, con un tasso di crescita annuo del 9%, trainato dalle attività legate alle auto, sostenute dal ricco portafoglio di modelli e dalle personalizzazioni, con l’ambizione di raddoppiare le vendite lifestyle entro il 2026 rispetto ai livelli pre-pandemia. L’ebit raggiungerà 1,8-2 miliardi di euro entro il 2026, l’ ebitda sarà tra 2,5 e 2,7 miliardi. Ci saranno 4,4 miliardi d investimenti.
Tutti i motori elettrici della Ferrari saranno progettati, sviluppati e realizzati artigianalmente a Maranello. L’amministratore delegato della Ferrari ha spiegato che l’ampliamento dello stabilimento garantirà per gli anni a venire una capacità tecnica superiore alle esigenze. Sarà arricchito da un nuovo e-building dove verranno progettati, realizzati artigianalmente e assemblati i motori elettrici, gli inverter e le batterie, mentre un nuovo impianto di verniciatura consentirà un livello di personalizzazione ancora più ampio, trend rilevante nel settore del lusso. “Se oggi siamo qui – ha aggiunto Elkann – è proprio per la visione, la passione e la straordinaria determinazione di un uomo, il nostro fondatore Enzo Ferrari. La Ferrari è prima di tutto un’azienda di lusso, creatrice di prodotti dal valore, dalle performance e dalla qualità più elevate al mondo, con concrete opportunità per un ulteriore sviluppo nell’ambito del lusso”.
Le partnership strategiche nelle aree hardware e software non-core garantiranno l’accesso a soluzioni tecnologiche all’avanguardia, contribuendo a mantenere un approccio disciplinato agli investimenti e migliorando design, prestazioni ed emozioni di guida.

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L’amministratore delegato di Ferrari, Benedetto Vigna

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