La svolta di Fai, Legambiente e Wwf: “Pale e pannelli non danneggiano il paesaggio”

10 Dicembre 2022 14:00

“Pannelli fotovoltaici e pale eoliche possono, anzi devono, convivere con il paesaggio italiano”.
Lo sostengono tre delle principali associazioni ambientaliste nazionali, Fai, Legambiente e Wwf che hanno siglato un accordo per ribadire che «la crescita delle fonti rinnovabili di energia è necessaria al Paese e che la si può perseguire nel pieno rispetto della bellezza».
Quello fra le tre associazioni che si dedicano alla tutela dell’ambiente e dei beni culturali viene definito un «accordo storico», che spacca il fronte di chi, a cominciare da Italia Nostra, si oppone senza se e senza ma allo sfruttamento del sole e del vento in nome del paesaggio italiano.
Fai, Legambiente e Wwf hanno prodotto un documento congiunto dal titolo “Paesaggi rinnovabili” puntando a “coniugare gli obiettivi della transizione energetica con la lungimiranza nella pianificazione paesaggistica e la qualità della progettazione”.
E individuano le dodici tappe necessarie a raggiungerlo:
1 – Tutelare l’identità dei luoghi e garantire la partecipazione dei cittadini.
2 – Rilanciare la pianificazione paesaggistica regionale.
3 – Promuovere un piano nazionale straordinario per le Aree Idonee.
4 – Istituire una Cabina di regia interministeriale.
5 – Varare un programma straordinario di formazione paesaggistica permanente.
6 – Sostenere la nascita e la diffusione delle comunità energetiche.
7 – Predisporre un piano per lo sviluppo dell’agrivoltaico nelle aree rurali.
8 – Predisporre piani speciali per il fotovoltaico nelle aree industriali & commerciali, nelle aree dismesse e/o contaminate e – a certe condizioni – nei centri storici.
9 – Favorire l’efficientamento degli impianti eolici esistenti (repowering).
10 – Elevare la qualità progettuale promovendo formazione professionale specifica.
11 – Incentivare forme di compartecipazione economica dei cittadini nei progetti.
12 – Favorire pratiche agricole che aumentino la capacità di stoccaggio di Co2 dei suoli, dissuadendo con ogni mezzo inutile consumo di suolo fertile.

IL MINISTRO APPREZZA, SGARBI CONTRARIO
Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin applaude, mentre il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi continua con la sua posizione di contrarietà: “Riguardo all’eolico è oramai acclarato come il suo contributo alla nostra cosiddetta autosufficienza energetica sia nullo. Non ho alcun pregiudizio, invece, sul fotovoltaico, purché venga installato in aree che non pregiudichino l’integrità del Paesaggio italiano o l’armonia architettonica di borghi e centri storici”.

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