“Radici in Cammino”, la Valdarda riscopre mulini, boschi e tradizioni
’iniziativa nasce nell’ambito del bando regionale “ViVi il Verde – Passeggiate patrimoniali: natura e cultura” 2025, che ha messo a disposizione diecimila euro
Federica Duani
|2 settimane fa

«Tutta la valle ha risposto a questo bando». Con queste parole Barbara Vascelli, guida ambientale del gruppo Esploratori Valdarda (Eva), ha aperto l’incontro conclusivo del progetto “Radici in Cammino”, tenutosi in Torricella di Lugagnano. L’iniziativa nasce nell’ambito del bando regionale “ViVi il Verde – Passeggiate patrimoniali: natura e cultura” 2025, che ha messo a disposizione diecimila euro, di cui mille finanziati dai Comuni dell’Unione dell’Alta Valdarda.
Quattro i Comuni coinvolti – Castell’Arquato, Lugagnano, Vernasca e Morfasso – e quattro le tappe di un percorso pensato per far scoprire mulini storici, alberi monumentali, feste di paese, tradizioni locali e paesaggi naturali spesso poco conosciuti.
Durante l’incontro, l’assessore al Turismo di Lugagnano, Ivan Leppini, ha voluto ringraziare «Piacemilia, i Comuni, le scuole che hanno aderito e gli esperti che hanno accompagnato i partecipanti nelle varie tappe: Matteo Busconi, Patrizio Daina, Fausto Ferrari. Un grazie anche a Visit Alta Valdarda, allo Iat-r di Castell’Arquato per la promozione e a Sciara Progetti Teatro per la scrittura del bando, un apporto fondamentale».
Quattro tappe tra storia, natura e comunità
Il viaggio è iniziato il 28 settembre a Vernasca, con la visita all’Antica Chiesa di Sant’Andrea, al mulino e al castagno monumentale di Vezzolacca. «Senza l’aiuto di chi vive i luoghi – ha sottolineato Vascelli – non potremmo portarvi dentro la loro storia». Fondamentale il supporto degli “Amici dell’Antica Chiesa” e della Pro Loco di Castelletto.
L’11 ottobre è stata la volta di Veleia Romana, in una giornata dedicata all’accessibilità e realizzata con l’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti (UICI) di Piacenza: «Veleia si può vedere anche senza la possibilità di vedere», hanno raccontato gli organizzatori.
Il 18 ottobre il percorso è proseguito nel territorio di Castell’Arquato, tra il Mulino della Sforzesca e il Bosco Verani, raro esempio di bosco planiziale. Il giorno successivo, il 19 ottobre, i partecipanti si sono immersi tra castagni e faggi nel Parco del Monte Moria, tra i comuni di Morfasso e Lugagnano.
Un patrimonio da valorizzare
Scatti, video e testimonianze raccolti durante il progetto raccontano una Valdarda ricca di polmoni verdi, mulini con meccanismi ancora originali e storie custodite dalle comunità locali. «L’obiettivo – spiegano Leppini e Vascelli – è far conoscere il territorio e renderlo sempre più fruibile. Speriamo che, magari con il supporto di nuovi enti, il progetto possa proseguire anche il prossimo anno, con altre scoperte».





