Aree dismesse e rischio logistica. «L'automazione taglia posti di lavoro»

Piacenza non sembra pronta ad affrontare questa sfida. «Riqualificare i vecchi capannoni per usi sociali, anche per scuole»

Patrizia Soffientini
Patrizia Soffientini
|3 settimane fa
Aree dismesse e rischio logistica. «L'automazione taglia posti di lavoro»
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l piano territoriale di area vasta entrato in vigore nell’ ottobre ‘24 mette a fuoco le numerosissime aree dismesse nel Piacentino: 804, ben 84 in Comune di Piacenza. Per la Cisl il rischio connesso ad un ampliamento di utilizzi logistici trova la sua debolezza non solo nel fattore ambientale, ma soprattutto in quello delle risorse umane.
Il piano urbanistico di Piacenza sta ponendosi la stessa domanda? A sollevare dubbi e rischi è Michele Vaghini, segretario Cisl Parma Piacenza: «Negli ultimi 20 anni il nostro territorio ha visto il settore della logistica incrementare in maniera notevole il livello occupazionale. C’è stato uno scambio, creare tanta occupazione a fronte però dell’erosione di una parte della nostra provincia». Questo ha permesso l’assunzione di tante lavoratrici e lavoratori «che inizialmente avevano anche una bassa professionalità» sottolinea Vaghini che mette in guardia: «Ora prima di costruire nuovi insediamenti dovremmo tutti riflettere sull’avanzare della tecnologia e l’implementazione di sistemi automatizzati, il panorama lavorativo è destinato a cambiare radicalmente».
L’allarme riguarda le attività legate a compiti ripetitivi o manuali, già in declino, mentre nuove opportunità emergeranno nel settore dell’automazione. «Ci sono molte statistiche che mostrano che entro il 2030, oltre il 30 per cento dei ruoli tradizionali potrebbero scomparire, dando spazio a professioni legate all’analisi dei dati e alla robotica».
 Il timore è che Piacenza non sia pronta alla sfida dell’automazione.