Dopo i restauri è festa per la bandiera-simbolo dei partigiani di Cortemaggiore

La manifestazione è stata disertata dall'amministrazione comunale di centrodestra. Il Rotary Club Pallavicino ha finanziato l'intervento, eseguito dalla restauratrice Tiziana Bensi. Una benefattrice anonima ha invece offerto una nuova bandiera che servirà per i cortei

Paola Brianti
Paola Brianti
|5 giorni fa
La restauratrice Tiziana Bensi con Danilo Rocchetta e Nadia Maffini - © Libertà
La restauratrice Tiziana Bensi con Danilo Rocchetta e Nadia Maffini - © Libertà
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La bandiera dell’Anpi di Cortemaggiore è stata restaurata con cura e affiancata da una copia per i cortei. Alla festa organizzata dall’Anpi, disertata dall’amministrazione comunale di centrodestra, erano presenti invece coloro che hanno permesso la sopravvivenza dello storico drappo, cucito nel 1955 e legato alla memoria della Resistenza locale.
Nadia Maffini, nuova presidente provinciale dell’Anpi, ha ricordato l’importanza dei valori costituzionali. Danilo Rocchetta, presidente Anpi locale, ha spiegato la scelta di mantenerla a Cortemaggiore come “bandiera di Gaetano”, in ricordo dell’ultimo partigiano che la custodì per oltre 60 anni. Il Rotary Club Pallavicino ha finanziato il restauro, eseguito dalla restauratrice Tiziana Bensi, che ha sottolineato la fragilità e il valore storico di ogni filo.
Una benefattrice anonima ha pagato la nuova bandiera, che porta tre stelle dedicate ai partigiani caduti: Tito Daparma, Pietro De Carli e Nello Avanzi, del quale Elisabetta Corti ha condiviso alcuni ricordi familiari. Le istituzioni erano rappresentate dal vicesindaco di Piacenza, Matteo Bongiorni, e dal consigliere Salvatore Scafuto.