L’insalata trendy? Si chiama “poké bowl”

Di Giorgio Lambri 19 Ottobre 2020 17:04

Vai alla pagina principale di Pansa&Tasca

La poké bowl

Dio ci scampi dalle “insalatone” da bar, troppo spesso orrende fusioni di ingredienti per lo più mediocri (tonno e mozzarelle da discount, verdure sottolio, mais in lattina ecc.) dal gusto indefinibile. Con poche eccezioni. Una mi è capitata a portata di forchetta per puro caso qualche giorno fa in pausa pranzo al Giovi’s Caffé di largo Matteotti, dove ho assaggiato una deliziosa “poke” di pesce misto (che ho abbinato ad un appropriato Chardonnay friulano). Partiamo con il dire che la pokè bowl è un piatto tipico della tradizione hawaiana a base di riso bianco, pesce crudo, alghe, avocado e verdure. Una “salade” da servire come antipasto ma che può diventare anche piatto unico genuino e salutare. Nelle poké bowl, che lasciano libero sfogo alla fantasia degli chef, ci sono tutte le componenti di un pasto completo e allo stesso tempo leggero e nutriente: carboidrati, proteine e vitamine. Si tratta di una preparazione ricca di sapori e colori, particolarmente indicata per chi ha poco tempo per una pausa pranzo in ufficio ma anche per chi predilige cene fresche e pronte in pochi minuti. La ricetta di Giovi’s Caffè è frutto della fantasia dello chef, ecco gli ingredienti per prepararne una porzione: riso venere (40 g), riso basmati (40 g), salmone fresco, tonno crudo, polpo e gamberi scottati (circa 100 g), edamame (fagioli di soia), ceci, frutti di bosco a volontà e verdure di stagione (in questo caso c’erano carciofi, puntarelle, avocado e verza). Per il condimento viene utilizzata una vinaigrette di salsa teriyaki, soya, pepe ed olio extravergine d’oliva.

Se volete fare i “fighi” sappiate che poke si pronuncia “poh kay”, che in hawaiano significa “tagliare a pezzi”. Mentre “bowl”, dall’inglese “ciotola”, indica il contenitore dentro cui il piatto viene tradizionalmente servito. Si tratta di una pietanza molto antica della West Coast americana, con cui nel 400 d.C. i pescatori polinesiani facevano i loro spuntini a base di pesce fresco appena pescato nell’Oceano Pacifico.

[email protected]

© Copyright 2024 Editoriale Libertà