Cassa integrazione alla Gardesa. Ad Amazon sciopero per il black friday

22 Novembre 2017 16:05

Sciopero in uno dei giorni più importanti dell’anno per il commercio on line come segnale forte per dire basta. Questa volta i lavoratori di Amazon, su proposta delle organizzazioni sindacali, sono passati dalle parole ai fatti e, stanchi di mantenere con l’azienda solo un “ascolto formale e di buone relazioni”, hanno indetto uno sciopero per l’intero turno di lavoro il prossimo 24 novembre 2017. Il giorno del black friday. Lo scioperò comincerà con il turno mattutino del 24 novembre e terminerà all’inizio del turno mattutino del 25 novembre.

Dai cinque turni di lavoro coperti dalle assemblee indette da Filcams CGIL, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil ed Ugl teziario si sono “sloggati”, che in linguaggio Amazon vuol dire interrompere il lavoro, oltre 500 lavoratori che, a larghissima maggioranza, hanno deciso anche di astenersi da qualunque forma di orario straordinario fino al 31 dicembre 2017.

“Per oltre 1 anno la strategia di Amazon è stata orientata alla sterilità del confronto. Si parli insomma finché si vuole a patto che non si arrivi a conclusioni veramente condivise – spiegano in una nota i sindacati – dopo un lungo confronto che ha ottenuto il giusto riconoscimento contrattuale per quanto concerne il livello retributivo, non vi è stata alcuna apertura concreta ai fini del miglioramento delle retribuzioni o della contrattazione di un premio aziendale. Si tenga conto che Amazon Italia ha avuto una crescita enorme – sottolineano i sindacati – inoltre le produttività richieste sono altissime. Inoltre  oltre 1 anno fa, una piattaforma, votata dai lavoratori, per un contratto integrativo aziendale che ha trovato il netto rifiuto da parte aziendale. Non poteva e non può bastare ai lavoratori l’ennesimo invito ad attendere il “maturare” degli eventi” – conclude la nota. Il 24 novembre tra le 10 le 13 è previsto un presidio dei lavoratori fuori dai tornelli di Amazon a Castel San Giovanni.

Non va meglio alla Gardesa di Cortemaggiore. Giovedì prossimo si aprirà la procedura di cassa integrazione straordinaria per 85 dipendenti coinvolti: gli esuberi indicati sono stati confermati in 12 come previsto dal piano di riorganizzazione, l’ennesimo in pochi anni, dell’azienda. I vertici hanno confermato un robusto piano di incentivi per chi, entro il 31 dicembre, riuscirà a trovare un altro posto di lavoro accettando la buona uscita o il prepensionamento.  I lavoratori si dicono “profondamente delusi per il silenzio assordante delle istituzioni”.

Crisi anche per 3mila operai e tecnici specializzati delle concessionarie autostradali, compresi 15 in forza a Piacenza. Le sigle unitarie di categoria, FILLEA, FILCA e FENEAL, hanno indetto lo sciopero nei giorni scorsi con un presidio in piazza Montecitorio a Roma per chiedere alle forze politiche e al Governo di rivedere la posizione sull’emendamento Borioli-Esposito che abbassava dall’80 al 60% la quota dei lavori delle manutenzioni autostradali da mettere a gara.

 

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