“Se i carabinieri mi fermano, sparo”: l’intercettazione choc di uno degli arrestati

18 Marzo 2019 10:13

“Se i carabinieri mi fermano, gli sparo”.
E’ l’intercettazione choc agli atti della maxi inchiesta che ha stroncato un’associazione a delinquere che commetteva furti, rapine, estorsioni, riciclaggio di metalli rubati e tanto altro ancora, tra cui le minacce al sindaco di Caorso Roberta Battaglia.
La frase è stata registrata dalla “cimice” posizionata sull’auto di uno dei nomadi sinti arrestato, in fuga dopo aver rubato in un’abitazione. Qualche decina di metri avanti a sé ha una pattuglia dei carabinieri, lui mette la mano alla pisola, ma la paletta dell’alt non si alza.
Dall’indagine emergono altri particolari, come il fatto che le armi venivano rubate nelle abitazioni venissero usate come merce di scambio per comprare droga, che i componenti della banda assumevano per caricarsi prima di furti e rapine.

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