Economia piacentina in lutto per Carlo Squeri. I funerali domani alle 10 in S.Paolo

03 Giugno 2013 17:40

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Tutto il mondo dell’industria e dell’agricoltura piange Carlo Squeri, 91 anni, presidente di Steriltom, azienda storica di Casaliggio fondata nel 1934 e diventata prima produttrice della passata di pomodoro in Italia. “Era un imprenditore vecchio stampo – ricordano commossi i figlio Dario e Alberto -. In fabbrica arrivava alle 7 di mattino e usciva alle 9 di sera. Ascoltava tutti, anche noi figli, e poi decideva. Conosceva ogni angolo dello stabilimento”.

Il figlio Alberto racconta al telefono: “E’ un ricordo pieno, difficile da chiudere in un pensiero. Mio padre aveva tre caratteristiche: determinazione, umiltà e rispetto. Credeva nel lavoro con la L mauiscola, quello che migliora la vita. Voleva costruire qualcosa per sé e per gli altri, lui amava stare in seconda fila. Era un uomo libero e indipendente, ci ha sempre insegnato ad avere rispetto di tutti, piccoli, grandi, famosi e non famosi. E’ anche per questo che tutti gli volevano bene.

“Carlo è tra quegli uomini che hanno fatto l’industria piacentina – commenta Emilio Bolzoni, presidente di Confindustria –. A lui si deve la nascita della Confindustria di Piacenza che nel 1945 vide Squeri tra i suoi padri costituenti”. “È morto uno dei decani dell’industria piacentina, uno di quegli imprenditori che ha saputo far grande la nostra industria facendola risorgere dalle macerie della seconda guerra mondiale” sottolinea Cristian Camisa, presidente di Confapi. “Un vero decano, ha fatto scuola a tutti noi, era lungimirante, sensibile” commenta Luigi Bisi presidente di Coldiretti. “Un pioniere, indubbiamente – concorda Luigi Sidoli, direttore di Confagricoltura -. Carlo e i suoi lavoratori erano una cosa sola”.

I funerali saranno celebrati domani alle 10 nella chiesa di San Paolo e la salma riposerà nella cappella di famiglia nel cimitero di Albarola di Vigolzone, dove tre mesi fa era stata sepolta anche la nuora Renata, moglie di Alberto, morta improvvisamente.

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