Niente cassa in deroga per 1.500 piacentini. I sindacati: “Gravissimo”

18 Luglio 2014 12:39

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Sono quasi 13 milioni le persone che nel 2013 hanno riscontrato difficoltà lavorative, 4 milioni in più rispetto al 2008. Cgil, Cisl e Uil di Piacenza hanno organizzato una conferenza stampa per sollecitare il confronto sulla riforma degli ammortizzatori sociali in deroga e per chiedere l’immediato stanziamento delle risorse atte a coprire il periodo pregresso. “In Emilia Romagna, da gennaio, 32.000 dipendenti non percepiscono un euro di cassa integrazione in deroga, a Piacenza sono 1.500, con un impatto sociale gravissimo” ha spiegato Ivan Bersani della Cisl.
“Vogliamo capire quali siano le politiche di sviluppo del nostro Paese, crediamo che questi strumenti non debbano essere interrotti a settembre, ma al contrario debbano diventare a disposizione di tutti” ha affermato Massimiliano Borotti della Uil. A Piacenza, secondo l’osservatorio della Provincia riportati dai sindacati, il 70% delle ore di cassa integrazione in deroga sono dei lavoratori del commercio e artigianato. Una rappresentanza piacentina manifesterà a Roma il 22 luglio davanti a Montecitorio.

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