Attentato Tunisi, il vicepresidente del Centro islamico: “Terroristi selvaggi”

19 Marzo 2015 18:18

tunisino

Vive in Italia da 33 anni Jilani Hanich, tunisino, vicepresidente del Centro islamico di via Caorsana a Piacenza. Lo abbiamo incontrato il giorno dopo la strage al museo di Tunisi in cui hanno perso la vita 23 persone, tra le quali turisti 4 italiani.

“Sono molto dispiaciuto per quello che è successo, è un colpo molto pesante per l’umanità in primis e poi per l’economia del mio Paese di origine. Come tunisini e musulmani non possiamo fare altro che condannare questi gesti compiuti da terroristi selvaggi. Il 50% delle entrate della Tunisia arriva dal turismo, ma il mondo deve capire che la Tunisia non ha colpa. Il governo e la gente si oppongono al terrorismo”.

Tanti giovani tunisini avrebbero lasciato il Paese per aggregarsi all’Isis. “Gli hanno fatto il lavaggio del cervello – continua Jilani Hanich – quando torno là mi capita di parlare con i genitori di alcuni ragazzi e sono tutti dispiaciuti. Sono giovani che dicono di appartenere all’Islam ma quello che fanno non ha niente a che fare con la religione.”

 

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