Unieuro, proposta per “salvare” 30 lavoratori. Nuovo incontro il 10

04 Dicembre 2013 21:05

protesta lavoratori unieuro

“Ci sono stati passi in avanti, si è discusso di incentivi e di ammortizzatori sociali, le istituzioni hanno messo sul tavolo una proposta di mediazione che deve ora essere valutata dall’assemblea dei lavoratori e dai vertici aziendali. L’incontro è stato aggiornato a martedì 10 dicembre alle 9 sempre nella sede della Provincia di Piacenza in via Mazzini”. Sono le parole di Andrea Paparo, al termine di oltre 11 ore di incontro serrato sul caso Unieuro. L’assessore provinciale al lavoro ha spiegato che la mediazione insiste soprattutto su tre aspetti: una buona uscita in termini di mensilità da garantire ai lavoratori, una riduzione del numero degli esuberi e la garanzia di due anni di cassa integrazione (ne era stato preventivato uno). La chiusura delle sedi amministrative Unieuro di Piacenza e Monticello d’Alba comporterebbe quasi 200 esuberi (118 dei quali in via Torre della Razza); la proposta presentata oggi dalle istituzioni mirerebbe a salvare una trentina di dipendenti.

NESSUNA DECISIONE DEFINITIVA DALL’INCONTRO UNIEURO – Per adesso l’unica certezza che arriva dall’incontro fiume sulla vertenza Unieuro è che oggi non arriverà nessuna decisione definitiva. Da questa mattina alle 9.30 la dirigenza aziendale, compreso il nuovo amministratore delegato Andrea Scozzoli (uomo della nuova controllante Sgm), è impegnata in un serrato confronto con i sindacati di categoria e le istituzioni locali. “Si sta lavorando per cercare di salvare qualche decina di posti di lavoro e per un adeguato sistema di incentivi per gli altri”, sono le uniche parole dei protagonisti. Il confronto prosegue in un clima tutto sommato sereno, ma le parti non paiono ancora vicine.

UNIEURO, LA PROTESTA DEI LAVORATORI SOTTO LA PROVINCIA – Sono circa 150 le persone che da questa mattina sono in presidio sotto la sede della Provincia in via Mazzini: si tratta dei lavoratori Unieuro, che hanno voluto accogliere con cartelli e cori i rappresentanti aziendali impegnati in un incontro con istituzioni e sindacati per discutere dell’annunciata chiusura della sede direzionale piacentina e di Monticello d’Alba. “Lasciare a casa 200 persone salva Unieuro. Ma chi le salva 200 famiglie?”, si legge su un cartello.

IL MINISTRO ZANONATO DELUDE I LAVORATORI – I lavoratori piacentini della sede direzionale di Unieuro conosceranno questa mattina il proprio destino, sperando in un colpo di scena che al momento non pare all’orizzonte. I rappresentanti aziendali e quelli della nuova controllante Sgm, infatti, questa mattina incontreranno in Provincia i sindacati e le istituzioni locali, con l’obiettivo di definire finalmente la vertenza legata all’annunciata decisione di chiudere le sedi amministrative di Piacenza e Monticello d’Alba, con 200 dipendenti in esubero, 118 dei quali nella nostra città.

Il personale ha respinto la proposta aziendale di 24 mesi di cassa integrazione straordinaria a partire dal prossimo primo maggio, accompagnati da un sistema di incentivi all’esodo per chi vuole accedere alla mobilità volontaria. “Vogliamo mantenere il nostro posto”, ha detto la maggioranza del personale, che confidava molto nell’incontro in programma ieri sera con il ministro Flavio Zanonato, a Piacenza per una iniziativa del Pd in vista delle Primarie di domenica. Per molti, però, le aspettative sono andate deluse: “L’azienda ha attivato la procedura per la cassa integrazione, questo mi pare un buon punto di partenza – ha detto Zanonato ai delegati Unieuro – in ogni caso ci impegneremo per difendere al massimo l’occupazione”. Parole che a tanti non sono piaciute, tanto che la Filcams-Cgil ha abbandonato la sala: “Il ministro doveva dirci come si stanno muovendo per salvare dei posti di lavoro – ha attaccato Giuliano Zuavi – non annunciare come novità interessante una cassa integrazione che abbiamo già respinto e che l’azienda vuole, ovviamente, mettere in campo per disfarsi dei dipendenti il prima possibile”.

COMUNICATO STAMPA PAOLA DE MICHELI (PD)

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