Firmato il contratto dei metalmeccanici, coinvolti 10mila piacentini. Cgil critica

05 Dicembre 2012 18:14

Un operaio al lavoro in fabbrica

Oggi a Roma dopo quattro mesi di trattativa è stata raggiunta da Fim-Cisl e Uilm con Federmeccanica-Assistal l’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici 2013/2015. Non c’è la firma della Fiom-Cgil. L’intesa interessa in Italia oltre 1milione e 600mila lavoratori metalmeccanici, di cui circa 200mila nella sola Emilia Romagna, mentre, sempre in quest’ultima regione, le aziende interessate sono circa 25mila. A Piacenza i lavoratori del settore sono quasi dieci mila. L’aumento medio salariale definito è di 130 euro. Ritoccata in alto anche la quota dell’elemento perequativo – pari a 485 euro l’anno – destinata ai lavoratori che non godono della contrattazione aziendale. Inoltre sono state aumentate le maggiorazioni per i turni notturni, le indennità di trasferta e di reperibilità. Sul fronte del welfare contrattuale, l’accordo prevede anche la crescita del contributo delle imprese al Fondo sanitario integrativo mèta Salute, che arriverà fino a 108 euro l’anno entro il 2015. Importanti avanzamenti sono stati raggiunti anche sul piano normativo, in particolare sulla tutela della malattia: aumentano i periodi pagati al 100%, mentre i periodi oggi pagati al 50% vengono innalzati all’80%; inoltre trascorsi 61 giorni, ogni nuovo evento viene considerato a se stante e quindi non cumulabile con le malattie precedenti, come era previsto nel vecchio contratto, la cui regola precedente che penalizzava le malattie brevi effettuate nei tre anni è stata modificata: da oggi, infatti, sarà calcolata sull’anno, e prevede penalizzazioni a partire dal quarto evento breve. “L’intesa raggiunta oggi – commenta Luigi Bernazzani della Cisl – rappresenta un segnale positivo”.
Molto critica la posizione della Cgil su questo accordo separato: il sindacato sarà al fianco della Fiom nella manifestazione di domani.

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