Giuseppe Braghieri racconta la guerra: “Bambini le vere vittime”

24 Dicembre 2015 22:00

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È un piacentino doc, ma definirlo cittadino del mondo risulta decisamente più opportuno. Anche perchè Giuseppe Braghieri, professione medico chirurgo, la gran parte della vita l’ha trascorsa lontano dalla città, quasi sempre a migliaia di chilometri, a salvare vite umane sugli scenari di guerra più terribili del mondo.

È lui il protagonista della puntata di “Nel Mirino”, andata in onda su Telelibertà. È stato il direttore Nicoletta Bracchi ad intervistare un uomo che, con la sua missione, può essere considerato uno dei grandi orgogli della città.

“Ho seguito la mia ispirazione e grazie alla Cooperazione Governativa ho avuto modo di rispondere a ciò che ho sempre considerato il “richiamo del mondo” – ha detto il chirurgo, a Piacenza per le festività natalizie prima della nuova partenza per la Nigeria.
Tanti i racconti che descrivono al meglio situazioni spesso conosciute solo in maniera superficiale tra Medio Oriente, Africa e Asia. Dal Ciad al Nepal, dall’Afghanistan alla Cambogia, Braghieri ha operato in condizioni spesso al limite “dove spesso la cosa più complicata era scegliere chi operare per primo, a quale paziente dare priorità per strapparlo alla morte”.

Sono però i terribili racconti riguardanti le vere vittime delle guerre a fornire un terribile spaccato dei conflitti tutt’ora in corso: “I bambini vivono la guerra nella paura – ha detto Braghieri -. In Uganda il dramma era rappresentato dalle mine che causavano loro gravi ferite, amputazioni e spesso la cecità”.

Un’infanzia strappata loro dalla guerra che ha segnato ovviamente anche la carriera di un professionista esemplare, ma che ha imparato a convivere con la sofferenza e il dolore. E che, dal suo osservatori privilegiato nel cuore del mondo, esprime il proprio auspicio per i nostri giovani: “Ne incontro tanti, sempre di più: spero che l’Italia sappia recuperare questo enorme patrimonio disperso” chiude Braghieri, i cui figli sono impegnati proprio all’estero: Elena, la primogenita, per una missione a supporto dei rifugiati siriani per conto dell’Unicef in Libano, Luca negli Usa per un dottorato di ricerca in economia all’Università di Stanford. Eccellenze piacentine nel mondo.

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