Il ritorno del Klimt: ecco l’allestimento nel salone d’onore

15 Ottobre 2020 12:27

Il 28 novembre il “Ritratto di Signora” di Klimt farà finalmente ritorno a casa. Il dipinto, trafugato oltre 22 anni fa e ritrovato il 10 dicembre 2019 in una botola del giardino della Galleria Ricci Oddi, si riappropria del suo spazio e si ripresenta in tutta la sua straordinaria bellezza alla città.

Stamattina, giovedì 15 ottobre, il consiglio di amministrazione della Galleria d’arte Moderna di via San Siro ha presentato il percorso di valorizzazione dell’opera studiato per rilanciare la galleria stessa.

Il quadro sarà presentato come opera sola nel salone d’onore della galleria, secondo un allestimento che prevede una teca di sicurezza. In altre stanze vi saranno supporti espositivi digitali che mostreranno la storia dell’opera e il contesto in cui nasce fino alle notizie relative alle vicende che hanno caratterizzato l’attenzione su di essa. L’esposizione sarà accompagnato da una serie di incontri.

Il ritorno in collezione dell’opera viene inserito in quello che viene definito il “Progetto Klimt”, un progetto scientifico in cantiere, composto di tappe consequenziali che avvicinano gradualmente ad una grande mostra che metterà al centro la figura di Klimt. Quattro sono le tappe previste legate l’una all’altra in un percorso che dalla singola opera arriva al confronto con il mondo. Curatore scientifico è Elena Pontiggia, critica e storica dell’arte e accademica italiana in collaborazione con Klimt Foundation di Vienna. Il progetto incrocerà una data importante per la sua storia, i festeggiamenti per i 90 anni dall’inaugurazione del museo avvenuta l’11 ottobre 1931. Il politecnico di Milano curerà in questo senso un convegno dedicato all’architettura della galleria.

LE MOSTRE E GLI EVENTI IN PROGRAMMA – L’esposizione dell’opera sarà successivamente accompagnata da eventi e mostre collaterali. La prima, dal titolo “Klimt e i maestri segreti della Ricci Oddi, sarà una mostra che aprirà i battenti il 28 marzo 2021 fino all’11 ottobre, realizzata con l’obiettivo di far conoscere meglio le opere di alcuni maestri presenti in galleria, collocando Klimt proprio tra loro per farli “dialogare”. A seguire, dall’11 ottobre 2021 al 28 marzo 2022, ecco un’altra mostra, in occasione dei 90 anni della struttura, che indagherà l’influsso esercitato da Klimt in Italia, dopo la sua presenza alla Biennale di Venezia nel 1910, ma anche il clima simbolista diffuso nel nostro Paese in quel periodo. Dal 28 marzo 2022 all’11 ottobre 2022, in occasione dei 160 anni dalla nascita di Klimt, si terrà un’altra mostra realizzata in collaborazione con la “Fondazione Klimt” di Vienna.

Massimo Ferrari, presidente della Ricci Oddi, ha risposto così alle polemiche dei giorni scorsi legate a un mancato coinvolgimento del comune di Piacenza: “Ringrazio il comune che quest’anno ha sostenuto la galleria.Con il sindaco siamo d’accordo di sentirci in questi giorni. Ci vogliono però più anni per rilanciare la galleria – ha spiegato – e il Klimt è una grande occasione. Vogliamo instaurare un percorso che duri nel tempo, non solo uno spot ora che c’è il quadro”.

Banca di Piacenza e Fondazione di Piacenza e Vigevano hanno sostenuto i costi di realizzazione della teca custodirà in sicurezza l’opera d’arte, dal valore inestimabile.

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