Un giallo in riva al Po: “Gli alberi del Nord”, l’ultimo libro di Marco Bosonetto

22 Giugno 2022 05:00

“Non sono un grande appassionato di gialli”. Così lo scrittore Marco Bosonetto inizia a parlare del suo ultimo libro “Gli alberi del Nord” (Baldini + Castoldi) in uscita in libreria. Libro che, per la cronaca, è un giallo: il primo poliziesco con cui lo scrittore si cimenta.

Il romanzo verrà presentato oggi, mercoledì, alle 18, nella serra di Palazzo Ghizzoni Nasalli dallo scrittore Gabriele Dadati: dentro c’è la storia di Pietro Gastaldi, commissario piemontese trasferito a Piacenza e in odore di pensione che si ritrova alle prese con l’indagine su tre prostitute trovate impiccate in riva al Po. Una è viva, ma parla una lingua che appartiene a una comunità africana estinta. Sullo sfondo ci sono Piacenza e chi la abita, gli angoli e le vie della città facilmente riconoscibili come lo sono anche alcuni personaggi citati.
Bosonetto, lei non è appassionato di gialli ma ne ha scritto uno dopo oltre vent’anni di attività: perché?
“Le do due risposte: la prima è che quando un genere è così consolidato prima o poi un autore si sente quasi in dovere di misurarcisi. Questa però è la risposta facile. Quella più sincera è che la storia ce l’avevo in mente: ho messo insieme il fiume, il razzismo, il disagio di un personaggio che patisce un po’ l’ambiente in cui vive da molti anni. Mi sembrava che la struttura del poliziesco potesse essere adatta”.

IL SERVIZIO COMPLETO SU LIBERTA’ NELL’ARTICOLO DI ELISABETTA PARABOSCHI

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