La Ricci Oddi diventa fondazione, via libera in consiglio. “Svolta storica”

16 Maggio 2023 04:18

“Storica, epocale”, le parole usate dalla maggioranza per definire la trasformazione della galleria Ricci Oddi da ente morale a fondazione. A favore anche il centrodestra, si sono associati i Liberali piacentini nell’alzare disco verde ieri in consiglio comunale a un cambio di “identità” che si propone di liberare la galleria di via San Siro da una parte almeno dei vincoli in cui da quasi un secolo la tiene ingabbiata la forma giuridica frutto della donazione modale con cui nel 1924 il nobiluomo Giuseppe Ricci Oddi conferì al Comune la sua preziosa collezione d’arte moderna.

D’ora in avanti la galleria allenterà il legame di “patria potestà” con la casa madre municipale e, potendosi fregiare del titolo di ente del terzo settore (ets), godrà di una agilità di movimento nell’intercettare bandi e nell’attirare finanziatori ritenuta imprescindibile per quel salto di qualità che da sempre si auspica per una realtà culturale diffusamente ritenuta sottovalutata rispetto al rango che dovrebbe competerle in ambito nazionale.

Ieri la svolta, e tuttavia con nodi che restano per certi versi da chiarire. Primo fra tutti quello della sovranità del Comune e, conseguentemente, degli oneri finanziari in capo a Palazzo Mercanti.

E’ su questo punto che ApP – oltreché sul mantenimento della clausola di nomina in cda di un erede maschio come componente della famiglia del fondatore – ha motivato il suo voto contrario: “Il Comune ci perde”, ha sostenuto Stefano Cugini, “non va bene che perda il controllo della galleria e si trovi comunque nelle condizioni di doverci mettere i soldi per la gestione e manutenzione”.

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