“Sanità pubblica e universale”: sabato a Roma anche 200 piacentini

21 Giugno 2023 16:05

Quella sanità “pubblica e universale” sancita dalla Costituzione non gode di ottima salute, e anche la sanità piacentina non sta meglio. E’ quanto emerge dalla mobilitazione che la Cgil e un ampio orizzonte di associazioni, gruppi laici e cattolici hanno lanciato con prima tappa il 24 giugno a Roma, per difendere l’articolo 34 della Costituzione, ovvero “la sanità pubblica e universale”.

Il segretario generale Cgil di Piacenza, Ivo Bussacchini, la responsabile sanità, Stefania Pisaroni, il responsabile dell’ufficio sicurezza sul lavoro Cgil Piacenza, Bruno Carrà e il presidente di Anpi, Romano Repetti, la rappresentante di Arci e Libera, Antonella Liotti, la presidente di Federconsumatori Angela Cordani e il rappresentante di Legambiente, Giuseppe Castelnuovo, mentre messaggi di adesione sono arrivati da diverse realtà tra cui il Coordinamento salute e medicina territoriale di Piacenza – hanno spiegato i motivi della mobilitazione che porterà a Roma almeno 200 piacentini tra pullman (in partenza dalla provincia e dalla città), treni e mezzi propri il 24 giugno.

Aprire il numero chiuso nelle Università alle facoltà di medicina, facendo svolgere a tirocinanti e specializzandi la pratica nel pubblico, “altrimenti vanno verso il privato” ha spiegato Stefania Pisaroni, responsabile sanità Cgil Piacenza.

“E finanziare in modo adeguato il Servizio sanitario, evitando problemi come quelli che si stanno riscontrando in Regione Emilia-Romagna che ha anticipato finanziamenti in emergenza pandemica e ora rischia un davanzo critico in sanità. “La situazione è drammatica – è stato detto – soprattutto per le 24 categorie professionali sanitarie: a Pacenza mancano tecnici di laboratorio, radiologi, ostetriche e in assenza di finanziamenti si presenta un blocco delle assunzioni e al prolungamento liste di attesa. E’ una battaglia comune” è stato detto in conferenza stampa.

“Saremo in piazza in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per la difesa e il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale – ha spiegato Bussacchini – e il 30 settembre sarà indetta una manifestazione per il lavoro, contro la precarietà, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare”.

“Insieme per la Costituzione” è il nome della vasta area sociale che si sta mobilitando su questi temi (è ancora possibile prenotare il proprio posto sul pullman chiamando il numero 0523.459791).

 “I diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione – si legge nell’appello lanciato oggi – tornino ad essere pienamente riconosciuti e siano resi concretamente esigibili ad ogni latitudine  del Paese”. Diritto al lavoro, diritto alla salute, diritto all’istruzione, ad un ambiente sano e sicuro, contrasto alla povertà, una politica di pace: sono questi i cardini del modello sociale e di sviluppo che per le associazioni deve essere promosso.

“Un modello sociale fondato su uguaglianza, solidarietà e partecipazione – si spiega nell’appello – che è l’antitesi di quello che vuole realizzare l’attuale maggioranza di Governo con l’autonomia differenziata e il superamento del modello di Repubblica parlamentare attraverso l’elezione diretta del capo dell’esecutivo”. Per questo, concludono le associazioni, “ci impegniamo in un percorso di confronto, iniziativa e mobilitazione”.

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