Il consiglio si divide su Foibe, mozione FdI nel mirino del Pd: “Passaggi strumentali”

05 Febbraio 2024 17:03

La memoria delle foibe fa ancora discutere. Il dibattito si è aperto oggi nel consiglio comunale di Piacenza, in vista del Giorno del ricordo che il 10 febbraio di ogni anno commemora l’esodo giuliano dalmata e i massacri commesso dai partigiani jugoslavi. Attraverso una mozione targata FdI (due punti approvati e altrettanti bocciati dall’aula di palazzo Mercanti) la capogruppo Sara Soresi ha chiesto all’amministrazione Tarasconi di “sostenere le attività di sensibilizzazione per la tragedia delle Foibe, troppo spesso poco conosciuta”. Tra le esortazioni, anche quella di promuovere un approfondimento per le classi con la proiezione del film “Red Land-Rosso Istria”.

L’assessore all’istruzione Mario Dadati ha risposto che “la giunta è già impegnata a supportare gli istituti scolastici per le iniziative del Giorno del ricordo”. Riguardo la pellicola “Red Land-Rosso Istria”, però, Dadati ha dato parere negativo: “L’amministrazione comunale non può imporre un’attività didattica, nel rispetto dell’autonomia scolastica”. Da qui, la proposta della maggioranza di centrosinistra – tramite emendamenti – per “limare” il provvedimento avanzato dal centrodestra, eliminando i riferimenti alla programmazione di specifiche attività didattiche. “Occorre rivedere alcuni punti della mozione, perché il Comune non può dettare la linea dei percorsi scolastici” ha detto il capogruppo del Pd Andrea Fossati. E un’altra esponente dem, Tiziana Albasi, ha spiegato che “i primi due punti sono sufficienti per accogliere la mozione e riconoscere la tragedia”. Sempre dalla maggioranza, Stefano Perrucci (Pd) ha rivendicato che “alcuni passaggi della mozione di FdI sono strumentali, l’indicazione di vedere un certo film con evidenti falsità storiche è presuntuosa”. Puntualizzazioni che hanno fatto indispettire Massimo Trespidi (civica Barbieri-Liberi): “Questa mozione doveva essere votata all’unanimità in cinque minuti, invece il centrosinistra si attacca ai cavilli”.

La discussione si è incagliata anche tra i gruppi di FdI e Alternativa per Piacenza. Stefano Cugini (ApP) ha osservato che “l’Italia non ha ancora fatto conti con la storia” criticando FdI perché “punta il dito contro chi si appropria del Giorno della memoria per le vittime dell’Olocausto, ma fa lo stesso con la ricorrenza delle Foibe”. Disappunto anche da parte di Luigi Rabuffi (ApP): “La mozione di FdI è anacronistica e strumentale, perché una legge ad hoc riconosce già la tragedia delle Foibe dal 2004 con il Giorno del ricordo”. L’auspicio che “questa mozione potesse unire e non dividere” è stato espresso da Gloria Zanardi (FdI): “Personalmente ho partecipato al Giorno della memoria e non avevo alcun imbarazzo”. Jonathan Papamarenghi (civica Barbieri-Liberi) ha evidenziato che “serve unità e condivisione”, perciò “l’amministrazione Barbieri, nel precedente mandato, è stata la prima a promuovere un incontro istituzionale in occasione del Giorno del ricordo”.

Va precisato che il Comune ha organizzato per venerdì 9 febbraio alle 20, a palazzo Farnese nella sala dei Fasti di Elisabetta, l’evento “Adio, vecia Pola!” dedicato alle musiche e ai racconti dell’esodo istriano. La ricorrenza istituzionale sarà poi celebrata il giorno dopo, 10 febbraio, nei giardini di via Buozzi.

Nella votazione generale sul testo definitivo – dopo il parere negativo sugli ultimi due punti riguardanti la promozione di attività didattiche e la proiezione del film “Red Land-Rosso Istria” – la (mezza) mozione ha trovato l’approvazione con 19 voti, pur con l’astensione di una parte del centrodestra in quanto “il provvedimento è stato stravolto”. Voto contrario di Papamarenghi per lo stesso motivo, nonché degli esponenti dem Sergio Ferri e Stefano Perrucci che si sono discostati dai loro colleghi del Pd anche in merito ai passaggi della mozione ritenuti condivisibili dalla maggioranza. “Non faccio distinzione tra vittime ebree o istriane – ha commentato Ferri – il mio dissenso è legato alla pretestuosità della proposta di FdI”.

STRISCE BLU – Il consiglio comunale è proseguito con una mozione di ApP – approvata dall’aula di palazzo Mercanti – sul tema della sosta a pagamento nelle strisce blu in città. Il gruppo di minoranza ha invitato la giunta Tarasconi ad “attivare la dovuta interlocuzione con il soggetto gestore Global parking solutions al fine di valutare la fattibilità dell’azzeramento della commissione aggiuntiva che grava sui cittadini utilizzatori dell’applicazione digitale per il pagamento della sosta temporanea”. L’assessore alla viabilità Matteo Bongiorni ha affermato che “però è difficile intervenire sui circuiti bancari e sugli accordi tra il concessionario e le piattaforme private, ad esempio EasyPark, a differenza dell’app controllata direttamente da Gps su cui è stato avviato un confronto”. L’assessore ha aggiunto che “si ipotizza il frazionamento in tre parti, ovvero in blocchi da 20 minuti ciascuno, della tariffa per la seconda ora di sosta così da evitare un esborso eccessivo da parte dei cittadini che pagano il parcheggio per 120 minuti, senza poi utilizzarlo per l’intera durata“.

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