Sciopero Acer, i sindacati: ”No alla proposta Federcasa, adesione oltre il 60%”

20 Febbraio 2024 10:05

Alberto Gorra (FP CGIL), Danilo Alzapiedi (CISL FP) e Gianmaria Pighi (UIL FPL)

E’ stata di oltre il 60 per cento l’adesione del personale Acer allo sciopero indetto per il contratto nazionale scaduto.

“Consideriamo irricevibile la proposta di aumento del salario tabellare del 6% proposta come ultimatum dalla parte datoriale – affermano i rappresentanti sindacali Alberto Gorra (FP CGIL), Danilo Alzapiedi (CISL FP) e Gianmaria Pighi (UIL FPL) – a fronte di aumenti del costo della vita che sono sotto gli occhi di tutti e di un contratto scaduto e fermo dal 2022. La proposta di Federcasa non soddisfa perché non argina la perdita di potere d’acquisto degli stipendi di lavoratrici e lavoratori, non riconosce alcun arretrato e non interviene su aspetti fondamentali della parte normativa”.

I sindacalisti pensano che occorra, all’interno del contratto nazionale, la valorizzazione delle professionalità con un nuovo sistema di classificazione, occorre poi investire sulla formazione e “rendere più trasparenti i meccanismi per il riconoscimento della produttività e delle carriere”.

“Questa vertenza – spiegano Cgil, Cisl e Uil – accende i riflettori non solo sulle condizioni di lavoro dei dipendenti delle aziende che gestiscono l’edilizia pubblica, ma anche su un tema più complesso della casa come diritto, e sull’incapacità di presidiare l’interesse pubblico attorno a un bene primario come quello dell’abitare”.

Positivi i rapporti con Acer Piacenza – Se a livello nazionale le relazioni sindacali vivono una fase di tensione, sul nostro territorio l’interlocuzione tra Acer Piacenza e le parti sociali non si è mai interrotta. “Il rapporto tra Acer, lavoratori e parti sindacali è senza dubbio costruttivo – confermano Gorra, Alzapiedi e Pighi -. Abbiamo di recente concordato un piano pluriennale per il riconoscimento delle progressioni professionale inclusivo e soddisfacente e condividiamo lo sforzo per valorizzare un’azienda che esprime indubbia qualità professionale e buoni risultati”.

La recente assemblea dei lavoratori ha confermato questo “doppio binario” tra vertenza nazionale e relazioni sindacali locali. Negli ultimi anni Acer Piacenza ha inoltre vissuto un importante ricambio di personale, sono entrati a far parte dell’Azienda molti lavoratori e lavoratrici giovani. “Il saldo rispetto a qualche anno fa è tuttavia leggermente negativo, per quanto oggi Acer sia impegnata a sostituire tutti i pensionamenti”, affermano i sindacati.

Il personale – Il numero di dipendenti si è progressivamente ridotto, oggi sono circa 23. “Ad aumentare sono le complessità da gestire dettate dall’invecchiamento degli edifici, dall’evoluzione dell’utenza e da un sistema normativo sempre più articolato. E tutto avviene in un contesto sociale sovente difficile da gestire” concludono i sindacati.

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