“Vivere la meraviglia”: dal 19 settembre seconda edizione del Pensare Contemporaneo

08 Marzo 2024 16:17

Foto di Mauro Del Papa

“Vivere la meraviglia”. Piacenza si prepara a quella che sarà la seconda edizione del festival del Pensare Contemporaneo con l’obiettivo di offrire un’occasione di approfondimento nazionale e internazionale sulle più pressanti sfide della contemporaneità che toccano da vicino, ma anche da lontano, l’intera comunità.

Oltre 19mila presenze, 52 eventi, più di 100 ospiti, 11 location, 500 studenti coinvolti  e 1.5 milioni di ricerche sui social. Sono i numeri che hanno definito il potenziale del festival durante la sua prima edizione: base per continuare a crescere e migliorare. “Capire il presente è un bel esercizio di orientamento per giovani e adulti – le parole del curatore Alessandro Fusacchia -, dobbiamo accettare di essere tutti un po’ disorientati davanti alle grandi tematiche che muovono il mondo. Per questo vogliamo continuare a investire nei dialoghi e nel pensare insieme”.

Domenica 7 luglio in occasione degli Italian Podcast Awards – che si terranno per la prima volta nella nostra città – verrà presentata l’anteprima dell’edizione 2024 del festival che prenderà vita a Piacenza dal 19 al 23 settembre. Il Ridotto del Teatro Municipale ha fatto da cornice alla conferenza di presentazione della seconda edizione del Festival del Pensare Contemporaneo: iniziativa di Rete Cultura Piacenza promossa da amministrazione comunale, Fondazione di Piacenza e Vigevano, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio dell’Emilia, Provincia e Diocesi di Piacenza – Bobbio. Novità di quest’anno la partecipazione attiva della Fondazione Teatri di Piacenza. Grande entusiasmo da parte della direttrice Cristina Ferrari: “Stiamo festeggiando i 220 anni del Teatro Municipale – le sue parole -, un traguardo storico che però deve avere la forza e la lungimiranza di guardare al futuro. Creare cultura è di certo la strada giusta”.

Alla presentazione del festival ha partecipato anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: “Questi eventi rappresentano il presente e il futuro di un territorio. Si tratta di un’intuizione molto importante che abbiamo da subito voluto sostenere come Regione perché tratta di temi fondamentali come la transizione digitale. Temi che danno al festival un grande respiro nazionale e internazionale”.

“Vogliamo dare continuità senza dimenticarci di innovare – prosegue Fusacchia -. Mi viene in mente il grande successo riscontrato dall’intervista di Mentana al cardinale Zuppi con centinaia di persone a palazzo Gotico con centinaia di persone in coda in piazza Cavalli. Le lunghe code sono di certo un aspetto positivo, ma dobbiamo migliorare magari prevedendo un maxi schermo”. Al fianco di Fusacchia, come l’anno scorso, il direttore filosofico Andrea Colamedici: “Dobbiamo essere pronti come comunità ad accogliere sia il tramonto bellissimo, che la tempesta – il suo commento – e l’intento del festival è proprio questo: aiutare a farci trovare preparati ad assorbire l’urto del mondo senza sfilarci”.

Festival di respiro internazionale – “Vivere la meraviglia” sarà il tema portante della seconda edizione del festival. “Piacenza ha dimostrato di poter essere punto di riferimento culturale – spiega la sindaca Katia Tarasconi -. Cercheremo di organizzare meglio le strutture che ospiteranno i vari eventi per dare la possibilità ad ancora più persone di partecipare”. Per il presidente della Fondazione Piacenza e Vigevano Roberto Reggi “il valore di una città si misura anche per la sua capacità di creare e promuovere cultura, per questo la Fondazione è orgogliosa di sedersi in prima fila tra i sostenitori dell’iniziativa”. Ancora troppo presto invece per sapere quali personalità interverranno durante il prossimo festival: “Possiamo solo dire che aumenteranno gli ospiti di caratura internazionale” concludono i promotori.

FOTO GALLERY DI MAURO DEL PAPA

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