Danza al Municipale, parte Arteballetto con un trittico di coreografie

05 Aprile 2024 02:16

Empatia, emotività e lo spettacolo dei corpi capaci di creare arte attraverso l’intreccio tra movimento e musica. Inizia Aterballetto, il nuovo appuntamento della Stagione Danza 2024 della Fondazione Teatri di Piacenza, in programma domenica 7 aprile, alle 16.00, al Teatro Municipale. In scena il trittico di coreografie “Alpha Grace” e “O”, firmati da Philippe Kratz (vincitore del premio Danza & Danza 2019 come miglior coreografo) e “Bliss”, creazione di Johan Inger sulla musica del Köln Concert di Keith Jarrett. 

“Alpha Grace” nella danza sull’empatia 

La creazione pensata per sei danzatori: una riflessione sul tema dell’empatia, uno stato che permette di comprendere davvero l’altro, di imparare a provare le sue stesse emozioni e così conoscerne il valore. La parola “alpha”, simbolo dell’arcaico, si abbina alla parola “grace”, la gentilezza dal valore quasi sacrale. La creazione lascia scorrere davanti agli occhi momenti di solitudine, in cui gli interpreti comunicano individualmente. Poi, progressivamente, più persone si aggiungono al quadro fino ad arrivare a un’azione di gruppo, in cui le varie voci nella loro dispersione seguono un ritmo che finalmente li accomuna. 

“O” in un viaggio nell’intelligenza artificiale

Nell’estate del 2017 a Hong Kong per la prima volta due robot umanoidi hanno interagito l’uno con l’altro. “O” può essere visto come la celebrazione di questo avvenimento: due esseri umani o due robot in uno stato di trascendenza emotiva si muovono insieme al ritmo infinito dei loro cuori inarrestabili. Una “coreografia duettata” che pone alcune domande cruciali riguardo allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, esibendo l’interazione tra due corpi automi, che obbligano a interrogarsi su come potrebbe mutare il senso del contatto fisico: resterà emotivo e sentito, o diventerà seriale e alienato?

“Bliss”, una sfida emotiva e compositiva

Terza e ultima coreografia che compone lo spettacolo di Aterballetto, nella combinazione puntuale tra movimento e melodia. “Il punto di partenza di Bliss è la musica del Köln Concert di Keith Jarrett – spiega il coreografo Johan Inger – che, oltre il sottoscritto, ha ispirato e toccato milioni di persone grazie al suo perfetto tempismo nell’attirare una generazione che si muoveva da una parte all’altra della propria vita. Il mio compito, insieme a quello dei danzatori, è quello di raccontare come ci relazioniamo con questa musica iconica. Nel modo in cui incontriamo questa musica con gli occhi di oggi, è presente sia una sfida compositiva che emotiva”. 

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