Confcooperative Emilia Romagna, terzo mandato per Francesco Milza

08 Aprile 2024 17:26

Francesco Milza è stato riconfermato presidente di Confcooperative Emilia Romagna per il terzo mandato con oltre il 97% dei consensi espressi dai delegati partecipanti al voto.

Le operazioni di rinnovo delle cariche associative si sono svolte a Bologna al termine dell’Assemblea Regionale dal titolo “Lavoro Comunità Futuro. La cooperazione protagonista nella transizione verso l’Economia Sociale Europea” davanti a circa 400 persone tra delegati e ospiti istituzionali.

Come previsto dallo statuto in caso di ricandidature dopo due mandati, le votazioni si sono svolte a scrutinio segreto e a Milza è bastato raggiungere la maggioranza qualificata dei due terzi per ottenere la rielezione.

Sono stati votati per il rinnovo anche i 60 membri del consiglio regionale di Confcooperative Emilia Romagna (in rappresentanza di tutti i territori) e i componenti del collegio sindacale. Attualmente Confcooperative Emilia Romagna riunisce 1.491 cooperative con 226.327 soci, 90.038 occupati e 16,9 miliardi di euro di fatturato.

CHI è FRANCESCO MILZA

Sessant’anni, piacentino, amministratore delegato della cooperativa di servizi logistici San Martino di Piacenza che dà lavoro a circa 2mila persone, Milza inizia così il suo terzo mandato alla presidenza di Confcooperative Emilia Romagna dopo le precedenti riconferme avvenute nel 2016 e nel 2020.

“Sono molto soddisfatto di questo risultato che premia un intero gruppo dirigente impegnato ad accompagnare le nostre cooperative nelle grandi sfide dell’epoca contemporanea, dalla transizione digitale e tecnologica a quella ecologica, fino ai nuovi obiettivi indicati dall’Unione Europea sull’Economia Sociale che trova nel modello di impresa cooperativa la sua più alta realizzazione”, ha dichiarato Milza commentando la sua rielezione.

LA RELAZIONE DI FRANCESCO MILZA

“Questi anni difficili hanno dimostrato come la cooperazione, nonostante tutte le difficoltà, abbia mantenuto integri i principi per i quali è nata e si è sviluppata – ha proseguito Milza durante la lettura della sua relazione -. La cooperazione ha dimostrato di essere resiliente e innovativa nella continuità della propria azione. L’Economia Sociale non è solo un settore tra gli altri ma è uno dei rari ecosistemi industriali selezionati su cui l’Europa punta, nell’ottica di una nuova generazione di politiche capaci di costruire sviluppo sostenibile e accompagnare le transizioni, ambientali, digitali e sociali. Crediamo che questo sforzo europeo debba essere accompagnato da misure e scelte politiche quali, ad esempio, una fiscalità che premi quelle imprese che con la loro azione lavorano per la ricomposizione delle divisioni sociali. A livello nazionale abbiamo già presentato proposte concrete e plaudiamo all’iniziativa della Regione Emilia-Romagna di costituire un ‘Hub sull’innovazione sociale’, con il coinvolgimento anche dell’Università. Già qualche anno fa, le Centrali cooperative avevano suggerito alla Regione di candidarsi a ospitare il Centro europeo per l’economia sociale. L’Emilia-Romagna, a nostro avviso, avrebbe tutte le caratteristiche per potersi proporre, non solo per il peso della cooperazione (13% dell’occupazione), ma anche per le modalità concertative tra gli attori economici e le Istituzioni. Ci impegneremo a promuovere questa visione, attraverso una strategia e obiettivi concreti, anche durante il prossimo mandato. Per questo abbiamo detto no al salario minimo e sì a un salario giusto, combattendo tutte le battaglie che dovevamo in tutti i settori che riguardano noi, i nostri soci e la comunità tutta. Lo abbiamo fatto con uno sguardo aperto e collaborativo con tutti gli attori e i rappresentanti del tessuto economico, perché siamo preoccupati per il futuro e per quello che lasceremo ai nostri figli e ai territori in cui operiamo. Il mondo della Cooperazione, in quanto tale, sente il peso e la responsabilità transgenerazionale insito da sempre nei propri valori”.

© Copyright 2024 Editoriale Libertà