Giacomo Rovero incanta Piacenza: eleganza, pensiero e passione al Municipale

27 Gennaio 2025 08:23

Foto Mauro Del Papa

Un ritorno trionfale quello di Giacomo Rovero, il danzatore piacentino che ha saputo conquistare il pubblico di Londra con il suo gesto raffinato da autentico danseur noble. Ieri sera sul palco del Municipale, sold out per la seconda data della Stagione di danza, il solista del Royal Ballet ha portato non solo la sua tecnica, ma anche una visione artistica capace di trascinare il pubblico tra le emozioni. Subito il copione magnetico di “Dance of the blessed spirits”, coreografia Frederick Ashton su musica Christoph Willibald Gluck.

Un momento di piena intensità emotiva che ha permesso a Rovero di esprimere tutto il talento, la sensibilità artistica, la fisicità. In questo brano, Giacomo ha dimostrato padronanza scenica, caratterizzata da un gesto ampio, fluido e perfettamente armonioso. L’ovazione è stata fragorosa, sommergendo il danzatore, cresciuto nelle sale della Domenichino, in un caloroso abbraccio, quello della sua città natale (presente anche la sindaca Tarasconi). I sorrisi finali, a sipario aperto, raccontavano tutta la gioia di un momento speciale, dove l’arte e il legame con le proprie radici si sono intrecciati.

Un crocevia di sentimenti, una narrazione vissuta attraverso il corpo. Rovero, che si sente ormai a casa anche sul prestigioso palco della Royal Opera House, ha voluto regalare alla sua Piacenza un assaggio della magia che lo accompagna ogni giorno nella vita artistica.

Accanto a lui, tra i protagonisti, a rendere la serata ancora più scintillante, c’era Annette Buvoli, americana ma di origini piacentine, collega e amica di Giacomo, prima solista nella compagnia londinese. Con la sua eleganza sulle punte, Annette ha saputo incantare il parterre, mostrando tutta la delicatezza e la potenza di una vita dedicata alla danza. Insieme, Giacomo e Annette, accompagnati da altri otto colleghi del corpo di ballo nato sotto il Big Ben, hanno dato vita a un programma che alternava i grandi classici del repertorio, come Il lago dei cigni e Cenerentola, a coreografie contemporanee, sospese in un microcosmo di libertà e poesia. Lo spettacolo ha lasciato un segno nei cuori degli spettatori. In rilievo l’eccellenza e la versatilità degli interpreti.

Da sottolineare il pas de deux dal “Lago dei cigni”, su coreografia di Petipa e musica di Tchaikovsky, eseguito da Annette Buvoli e Harris Bell. A seguire, il toccante “Balcony pas de deux” tratto da “Romeo and Juliet”, sulle musiche di Prokofiev, ha visto protagonisti Viola Pantuso e Marco Masciari, che hanno interpretato con delicatezza il dramma shakespeariano. Alla ribalta il pas de deux di “Cinderella”, su musica di Strauss, in cui Ella Newton Severgnini e Aiden O’Brien hanno dato vita a una favola danzata.

Apprezzata l’essenza di “Chroma”, una serrata creazione contemporanea di Wayne McGregor che ha visto in scena Sae Maeda e ancora Rovero. Applausi calorosi anche per l’esecuzione del classico “Grand pas classique”, coreografato da Victor Gsovsky e interpretato da Sumina Sasaki e Martin Diaz. Dopo l’intervallo, il gran finale ha visto tutti gli artisti riuniti per celebrare la leggenda medievale di “Raymonda”, coreografia di Marius Petipa sulle musiche di Alexander Konstantinovich Glazunov. Una performance corale che ha chiuso la serata in un crescendo di energia e spettacolarità.

La danza, in momenti come questo, dimostra tutta la sua forza dirompente.

L’articolo di Matteo Prati su Libertà

FOTO MAURO DEL PAPA

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